Astana, Fabio Felline rivela il suo programma stagionale: “Dev’essere l’anno del mio riscatto, sono ancora in grado di vincere”

Fabio Felline si prepara con grande dedizione alla ripresa della stagione. Il piemontese aveva iniziato bene questo 2020, cogliendo due top ten di tappa al Tour Down Under 2020: piazzamenti ottenuti su percorsi non perfetti per le sue caratteristiche, a dimostrazione di una forma ritrovata e di un potenziale ancora maggiore su percorsi più mossi di quelli australiani. Il 30enne si vuole lasciare alle spalle un paio di annate non proprio felicissime con la divisa della Trek-Segafredo, formazione con la quale si è tolto le più grandi soddisfazioni in carriera, dal successo al Trofeo Laigueglia 2017 (con la maglia della nazionale italiana) alle vittorie di tappa al Giro di Romandia e al Giro dei Paesi Baschi. L’approdo all’Astana dovrebbe consentirgli una nuova, preziosa opportunità, per la quale sta lavorando nel migliore dei modi, come raccontato in un’intervista concessa a Corriere.it.

Il torinese è consapevole del fatto che questo “deve essere l’anno del riscatto“, ma appare decisamente motivato all’idea di tornare al successo e soprattutto convinto di essere “ancora in grado di farcela“. Alzare di nuovo le braccia al cielo dopo qualche stagione non semplice potrebbe forse anche permettere di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Qualcuno forse ha dimenticato quanto avevo fatto di buono perché negli ultimi anni i risultati non erano stati dalla mia. Ma adesso avverto un cambiamento nella visione della squadra“. I motivi di risultati al di sotto delle aspettative, nella sua idea, sono due, ovvero “incidenti e infortuni”.

Il programma di Felline, che lui stesso definisce “stimolante”, comprenderà la partecipazione al Tour de France 2020, mentre il Giro è al momento nei piani: troppi gli impegni concomitanti, a cominciare dalle Ardenne, senza dimenticare Gent-Wevelgem e Giro delle Fiandre 2020, tutti nel mirino del cacciatore di classiche. L’Italia rimane comunque nel suo programma, soprattutto ad agosto, quando parteciperà a Strade Bianche e Milano-Sanremo prima di andare al Giro del Delfinato per preparare la Grande Boucle: “L’unica cosa che ho chiesto è di non finire la stagione troppo tardi”. La Parigi-Roubaix 2020 del 25 ottobre potrebbe quindi essere l’ultima competizione a cui partecipare quest’anno, di certo uno dei più importanti nella sua carriera.

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