Amstel Gold Race 2018, Sagan sornione: “Molto più rilassato, vediamo come andranno le gambe”

Peter Sagan non si sbilancia in vista della Amstel Gold Race 2018. Grande favorito assieme ad Alejandro Valverde, il campione del mondo torna alla Classica della Birra dopo cinque anni. Una vita sportiva fa il capitano della Bora – hansgrohe era un giovane di belle speranze e su queste strade conquistò anche un terzo posto prima di concentrarsi su altri obiettivi, preferendo il pavé alle Ardenne. Da allora dunque non è più venuto, ma domenica 15 aprile è di nuovo al via di Maastricht, appena una settimana dopo il trionfo alla Parigi – Roubaix. La forma dovrebbe esserci, anche se è una accoppiata decisamente rara nel ciclismo, quindi difficile anche per lui sbilanciarsi.

“Sicuramente è un obiettivo, ma sono al via un po’ più rilassato rispetto alle classiche del pavé – ammette ai nostri microfoni – Più che altro qui vorrei mettermi alla prova, vediamo cosa le mie gambe riusciranno a fare”.

Di poche parole, spesso con quel suo sorriso un po’ guascone e provocatore, durante la breve intervista ci lancia sguardi divertiti, lasciandoci capire che non oggi non ha voglia di dire più di tanto, anche perché probabilmente non c’è molto da dire. Il grande favorito resta comunque lui, che la pressione ce l’avrà addosso, ma ci è abituato e, dopo quella che alla fine si è dimostrata essere la sua miglior primavera sinora, poco gli importa e non ha poi molto da perdere, arrivando dunque “molto più rilassato” a questa prova.

A volte è meglio non pensarci troppo“, ci risponde dunque quando gli chiediamo con quali obiettivi si presenta al via di una corsa che potrebbe rappresentare un altro passo avanti nella sua straordinaria carriera. Arrivato senza preparazione specifica, dopo i meritati festeggiamenti dopo l’Inferno del Nord, il campione del mondo non sarà comunque l’unica punta dei una squadra in cui Jay McCarthy potrebbe rappresentare a sua volta una buona carta, cercando di approfittare anche della maggiore marcatura della maglia iridata.

La tattica si deciderà dunque in corsa. “Vedremo in corsa, avremo molto tempo per parlare e decidere come fare – conclude – Dipende molto dalle situazioni, dalla condizione e altri fattori, ma sicuramente è un bel percorso”.

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