Amstel Gold Race 2018, Sagan a caccia di un trionfo quasi unico

Peter Sagan torna alla Amstel Gold Race 2018 e mette nel mirino alcuni grandissimi del passato. Assente da cinque anni in una corsa sulla carta a lui molto adatta, ma che arrivando subito dopo le grandi classiche del pavé ha dovuto spesso saltare per risparmiare energie, il campione del mondo quest’anno ha deciso di tornare, lanciando così una sfida anche alla storia del ciclismo. Complice anche un percorso ora ancor più adatto con il finale meno duro, soprattutto per il suo nuovo profilo fisico rispetto a quello che lo vede conquistare il terzo posto nel 2012, il leader della Bora – hansgrohe si presenta infatti chiaramente con la possibilità di imporsi in maglia iridata anche alla Classica della Birra.

Se dovesse riuscire in questa impresa, domenica 15 aprile lo slovacco diventerebbe così il terzo della storia a festeggiare il successo da campione del mondo. Prima di lui ci riuscì solamente una leggenda di questa corsa come Jan Raas che nel 1980, conquistando la corsa per la quarta volta consecutiva (in totale furono cinque), lo fece in maglia iridata dopo il contestato trionfo iridato del 1979 (il caso vuole proprio a Valkenburg aan de Geul, dove dal 2003 arriva la corsa), e uno dei suoi eterni rivali, Michal Kwiatkowski, che festeggiò anche qui dopo il trionfo a Ponferrada 2014.

In caso di sucesso domenica Sagan eguaglierebbe Raas anche in un altro primato, per certi versi ancor più significativo, ovvero conquistare la Amstel Gold Race lo stesso anno della Parigi – Roubaix. Oltre al ciclista neerlandese, che ci riuscì nel 1982, infatti, nella cinquantennale storia della corsa ci sono riusciti solamente altri due corridori, assolute leggende del ciclismo: Eddy Merckx e Bernard Hinault, ai quali l’impresa riuscì rispettivamente nel 1973 e nel 1981. Da notare come un solo altro corridore nella storia ha entrambe le corse nel suo palmares, anche lui tra i grandissimi, ovvero Johan Musseuw, che trionfò all’Amstel nel 1994 (prima dei suoi tre successi nell’Inferno del Nord).

Qualcuno in più i corridori in carriera ad aver vinto sia l’Amstel che il Giro delle Fiandre, ma restano abbastanza pochi, a conferma di un’impresa comunque molto difficile, non solo per un calendario che rende complicato tenere la forma, ma anche per il tipo di corse molto diverse. Ai già citati Merckx e Musseuw, bisogna infatti aggiungere solamente Walter Planckaert, Adrie van der Poel, Michele Bartoli e Philippe Gilbert, ultimo a riuscirci grazie al trionfo alla Ronde dello scorso anno. Il belga peraltro è stato l’unico a farlo negli ultimi 15 anni. Fino a domenica?

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