Ag2r Citroen, Ben O’Connor punta al Tour de France nel 2023: “Voglio vedere se riesco a finire di nuovo tra i primi cinque”
Lo scalatore australiano ha tracciato un bilancio del suo 2022: "Non posso criticare la mia stagione, sono stato tra i primi 10 praticamente in ogni singola gara che ho fatto"
Ben O’Connor traccia il bilancio della stagione 2022 e punta nuovamente al Tour de France nel 2023. Lo scalatore australiano è reduce da un’annata sicuramente positiva, nella quale è riuscito a conquistare due vittorie e a concludere nella top-10 tutte le corse a tappe WorldTour disputate (Vuelta a España compresa), confermando così quanto di buono fatto vedere nel 2021 con il quarto posto finale al Tour. Proprio alla Grande Boucle, però, è arrivata la delusione più grande di questa stagione: il 26enne della Ag2r Citroen è stato infatti costretto ad abbandonare la gara alla vigilia della decima tappa per i vari acciacchi causati da alcune cadute nelle giornate precedenti. Un ritiro che, in ogni caso, non sminuisce l’annata del nativo di Subiaco.
“Non posso criticare la mia stagione – ha dichiarato O’Connor a Cyclingnews – Penso di aver fatto tutto il possibile per farla diventare una buona stagione. Sono stato tra i primi 10 praticamente in ogni singola gara che ho fatto. Questo è già un buon risultato. Anche se alla Vuelta mi aspettavo di più, volevo davvero entrare tra i primi cinque. Penso di aver sfruttato le mie possibilità abbastanza bene. Ho ottenuto due vittorie nell’anno, che è buono”.
Dopo una primavera di alto livello e dopo aver concluso al terzo posto il Giro del Delfinato, il 26enne si era presentato al via del Tour con l’obiettivo di ottenere nuovamente un grande risultato, ma i suoi sogni si sono infranti a causa delle cadute: “Penso di aver avuto una preparazione davvero perfetta quest’anno, ma non è andata bene. Quindi, non ho assolutamente finito [con il Tour]. Voglio provare a rivivere quello che è successo l’anno scorso e vedere se riesco a finire di nuovo tra i primi cinque. Partirò con quell’obiettivo e se non potrò riuscirci, allora non ci riuscirò”.
Per centrare l’obiettivo, lo scalatore australiano potrà contare anche su un percorso che proporrà tanta salita e poca cronometro: “È un ottimo percorso […] In realtà, mi ricorda un percorso che potrebbe fare il Giro. Meno tradizionale, perché non ci sono queste tappe attraverso il Nord o attraverso la zona a sud di Parigi. È più o meno come un grande Delfinato, in un certo senso”.
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