Wollongong 2022, Mondiale adatto agli uomini da classiche: “Vedremo davanti i soliti nomi”

Dopo l’annuncio dei primi dettagli sui percorsi del Mondiale di Wollongong 2022 si inizia già a pensare a quali corridori potranno volare in Australia per giocarsi la vittoria. Recentemente, infatti, l’organizzazione ha diffuso le prime mappe relative ai tracciati iridati e, quindi, in tanti si stanno già chiedendo chi saranno i prossimi campioni del mondo. In particolare si pensa soprattutto alla prova in linea maschile di domenica 25 settembre e i nomi che vengono fatti più spesso sono i “soliti noti”: Mathieu van der Poel, Wout van Aert e il vincitore delle ultime due edizioni Julian Alaphilippe, corridori adattissimi per provare a fare la differenza sulle pendenze delle salite che caratterizzeranno i due circuiti e poi disputarsi il successo in uno sprint ristretto.

In particolare, il CT belga Sven Vanthourenhout ha già analizzato il percorso e ne ha parlato con i giornalisti di Sporza: “La prima parte si sviluppa lungo la costa, ma non sono troppo preoccupato. Sono soltanto quaranta chilometri, che è un tratto molto breve. Dopo i corridori entreranno nel lungo circuito locale attorno al Monte Keira, una salita di 8,7 km con una pendenza media del 5% e picchi dall’11% al 14%”.

Secondo il belga, però, la corsa si deciderà probabilmente sul secondo circuito, quello che prevede la salita del Mount Pleasant: “Gli scattisti puri qui troveranno una salita adattissima, con anche una breve parte ripida al 14%. Probabilmente vedremo i soliti nomi noti davanti: Alaphilippe, Van der Poel e Van Aert. In termini di altimetria saranno circa 4600 metri, la corsa è vicina alla Liegi-Bastogne-Liegi o alla prova di Tokyo”.

Questi dovrebbero essere i nomi che si giocheranno il prossimo titolo mondiale anche a giudizio dell’organizzatore Scott Sunderland, secondo quanto riportato da Het Nieuwsblad: “Sarà molto simile a Lovanio. I corridori da classiche dovrebbero amare questo percorso. Ovviamente sto pensando a Wout van Aert, Mathieu van der Poel e il campione in carica Julian Alaphilippe, perché hanno un buono spunto nel finale. Ma penso anche a Primoz Roglic e Tadej Pogacar, oltre ai corridori di casa Michael Matthews e Caleb Ewan”.

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