Rien Schuurhuis racconta la prima volta della Santa Sede a un mondiale. Dopo essersi vista riconosciuta l’affiliazione all’UCI lo scorso anno, infatti, la Città del Vaticano ha potuto schierare per la prima volta un proprio atleta in una competizione iridata a Wollongong 2022. Il quarantenne corridore di origini neerlandesi (ma sposato con l’ambasciatrice australiana presso la Santa Sede) cha ha fatto da emissario del Papa ai Mondiali australiani si è fatto anche vedere nella prima parte di gara e alla fine della corsa vinta da Remco Evenepoel si è fermato ai nostri microfoni raccontandoci la sua esperienza.
“È stato sia divertimento che sofferenza, un’esperienza fantastica – ci ha raccontato – Sicuramente in certi punti ho sofferto, ma fortunatamente sono riuscito ad andare avanti al gruppo prima del monte Keira e sono riuscito a fare il monte Keira da solo, così sono potuto andare del mio passo e poi in cima la prima parte del gruppo mi ha preso e quindi il tempismo è stato perfetto. Avevo dato già molto per entrare nella prima fuga, poi sono stato nella seconda fuga e a un certo punto il mio corpo non ne aveva più, ma è stata un’esperienza fantastica, più di quello che avrei mai potuto sognare”.
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