Vuelta a España 2022, Esteban Chaves: “Importante essere regolari per le tre settimane, voglio arrivare a Madrid dando tutto sulla bici”

Esteban Chaves pronto per affrontare la Vuelta a España 2022. Dopo aver saltato Giro d’Italia e Tour de France, lo scalatore colombiano sarà al via per la settima volta del GT iberico, dove in passato è riuscito a conquistare due successi di tappa e a concludere sul podio nel 2016, terzo alle spalle di Nairo Quintata e Chris Froome. Alla prima stagione con la maglia della EF Education-EasyPost, il 32enne si è finora distinto con un secondo posto alla Mont Ventoux Dénivelé Challenge e con un settimo nella classifica finale del Giro del Delfinato, e ora punta a ottenere un buon risultato durante le tre settimane sulle strade spagnole.

A Burgos mi sentivo bene, ma quello che potrebbe succedere in questa Vuelta non si sa“, ha dichiarato Chaves a Marca, passando poi ad analizzare il percorso della gara: “Penso che sia abbastanza difficile e con trasferimenti molto lunghi. La Vuelta a España negli ultimi anni è stata caratterizzata dal fatto che le tappe sono abbastanza difficili e intense, con arrivi in salita pungenti, che in teoria mi fanno comodo”.

In ogni caso, bisogna guardare giorno per giorno, perché in questo ciclismo puoi guadagnare tre minuti e un altro giorno perderne 15. L’importante è essere regolari per le tre settimane”, ha proseguito il colombiano, che spera soprattutto di dare il meglio di sé e di non incappare nella sfortuna durante le prossime tre settimane: “Voglio arrivare a Madrid dando tutto sulla bici. Spero di non avere incidenti. Il Covid o una caduta possono lasciare conseguenze. Spero di non rimanere con quell’amaro in bocca”.

Nella lunga intervista rilasciata al quotidiano spagnolo, il 32enne ha avuto anche la possibilità di parlare del ciclismo colombiano, che alcuni addetti ai lavori ritengono un po’ in flessione nell’ultimo anno: “Questo è completamente falso. Solo al Tour è successo che c’erano tre corridori. Nel resto delle gare continuano a regalarci gioie. La scorsa stagione è stata molto buona per i colombiani. Quello che succede è che abbiamo una brutta memoria“.

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