Vuelta a España 2022, Enric Mas: “Mi piacerebbe tentare un ‘tutto o niente’ per vincere la Vuelta, ma dobbiamo pensare ai punti UCI”

Enric Mas costretto ad agire anche da ragioniere alla Vuelta a España 2022. Il corridore della Movistar, infatti, ha rivelato che gli piacerebbe poter tentare il tutto per tutto per vincere la corsa (che ha chiuso già in seconda posizione lo scorso anno e nel 2018), ma allo stesso tempo ha predicato calma, spiegando di non poter rischiare di crollare e perdere punti UCI. Con la situazione nell’attuale ranking WorldTour, la compagine spagnola ha infatti bisogno di quanti più punti possibili per scongiurare il pericolo di un’eventuale retrocessione e il classe ’95, che intanto si sta pian piano liberando dei dubbi che aveva qualche giorno fa sulla sua condizione, ne è ben consapevole.

“La vivo per giorno – ha esordito ai microfoni di Marca – Nei Paesi Bassi avevo più dubbi, ma ne ho ancora qualcuno. Sono stato con i più forti e questo mi motiva. Per quanto riguarda i dubbi, ho lavorato nel periodo tra Tour e Vuelta, poi ho avuto il problema del covid, un periodo con più riposo che allenamento. Continuo a darmi risposte positive alle domande che mi faccio, spero che questa Vuelta continui così. Mi sacrificherò per vincere la Vuelta. Sono consapevole del problema dei punti, e meglio arrivo, più punti otteniamo. Non possiamo suicidarci per la generale, né rinunciare ai punti. Mi piacerebbe tentare un tutto o niente per vincere la Vuelta”.

Il maiorchino si è poi soffermato ad analizzare i principali rivali: “Remco è il più forte. Non so se a un certo punto crollerà, ma finora sicuramente è stato il più forte, è nella sua versione migliore da quando è diventato professionista. Fino a prova contraria, dobbiamo accettare che è così. Primoz ora ha una crono molto adatta a lui, se andrà in progressione dimostrerà di essere un vero crack della specialità. Ha vinto 3 Vuelta ed è venuto per vincere anche quest’anno, è un corridore che può rischiare il tutto o niente. Se non ci riuscirà, proverà a sorprendere sulla Sierra Nevada. Spero di essere al suo livello. Rodriguez e Ayuso sono giovani e stanno facendo molto bene, hanno un grande futuro. È il primo GT per loro e devono andare giorno per giorno. […] Sono rivali, ma vedo che il ciclismo spagnolo sta risorgendo, è chiaro che abbiamo giovani corridori che vinceranno corse importanti”.

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