Vuelta a España 2020, Javier Guillen: “Miglior soluzione possibile, anticiperemo l’arrivo delle tappe”

La Vuelta a España 2020 si prepara a un’edizione del tutto inusuale. Il Grand Tour spagnolo ha trovato la nuova collocazione nel calendario UCI, con partenza il 20 ottobre e l’ultima frazione l’8 novembre, a chiusura del programma World Tour di questa stagione. Rispetto alle precedenti edizioni, mancheranno all’appello tre tappe: quelle previste nei Paesi Bassi, dopo che il governo locale ha annunciato la rinuncia alla partenza da Utrecht e alle due giornate successive, che sono state cancellate. La nuova collocazione tuttavia dovrebbe invogliare molti protagonisti del Tour de France a tentare l’accoppiata con la competizione spagnola: la Grande Boucle termina il 20 settembre, e tra le classiche adatte agli scalatori solo il Lombardia ha una sovrapposizione, il 31 ottobre.

Il direttore del Grand Tour spagnolo, Javier Guillén, ha commentato con soddisfazione la data assegnata dall’UCI: “Sono soddisfatto , per noi è la miglior soluzione possibileha dichiarato in un’intervista riportata da Marca “Siamo separati di un mese dal Tour e tre settimane dei mondiali, i ciclisti che vogliono fare due corse da tre settimane faranno Tour e Vuelta, perché possono riposare di più”.

Per quanto riguarda la lunghezza della corsa, il numero uno ha spiegato: “Dal 24 ottobre dovremo anticipare gli orari d’arrivo della corsa e finire le tappe intorno alle cinque del pomeriggio. Il Tourmalet o La Covatilla possono avere qualche problema meteorologico, per la neve, ma storicamente ottobre e inizio novembre non sono mesi di forti nevicate in quelle zone”.

Non è tuttavia da escludere che il percorso previsto possa subire qualche piccola variazione, soprattutto se le città previste come sede di partenza o arrivo dovessero avere altre priorità nella nuova collocazione del calendario. A questo proposito, Guillén ha dichiarato a Ciclismo a Fondo: “Non respingo qualche variazione sul percorso, perché il cambiamento rispetto alle previsioni è importante con le nuove date. Se qualcuno non può sostenere il passaggio della Vuelta, lo sostituiremo immediatamente. Ma le modifiche saranno minime. Abbiamo luoghi di ripiego, ma è chiaro che saranno rispettate le diciotto tappe”.

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