Vuelta a España 2019, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Vuelta a España 2019.

TOP

Fabio Jakobsen (Deceuninck-QuickStep): Finalizzazione perfetta del campione neerlandese del lavoro perfetto della intera formazione belga. Il giovane sprinter riscatta la delusione del giorno precedente resistendo al ritorno del grande favorito con un colpo di reni provvidenziale. A soli 22 anni, all’esordio in un grande giro, gli bastano quattro tappe (due occasioni valide) per andare a segno ed aggiungere al suo già ricco palmarès un successo di prestigio, a conferma di una carriera che si preannuncia brillante.

Burgos-BH: Anche oggi la formazione spagnola mette davanti un corridore, confermando di conoscere bene il proprio ruolo in quella che per loro è la corsa più importante dell’anno. La sfortuna ci mette lo zampino, costringendo il proprio alfiere ad arrendersi prima del previsto, ma anche oggi la missione è pienamente compiuta, riuscendo a mettere in bella evidenza la sgargiante maglia (con buona felicità degli sponsor).

Szymon Sanjok (CCC): Il giovane velocista polacco non è certo tra i grandi nomi dell’esercizio, ma è venuto qui per fare esperienza su un grande palcoscenico e da subito sta dimostrando di volerci mettere tutto il suo impegno. Non esita a gettarsi nella mischia e oggi raccoglie un sesto posto, migliorando il risultato di ieri. Per giocarsi la vittoria manca ancora molto, ma è così che si impara, scontrandosi con i migliori.

FLOP

Sam Bennett (Bora-hansgrohe): Il secondo posto deve bruciare al campione irlandese. Non per il risultato in sé, quanto piuttosto per la maniera in cui è arrivato, al termine di una volata in cui ha dovuto inseguire per un suo errore di posizionamento, quando ha scelto la direzione sbagliata in una rotonda, perdendo posizioni preziose. Risalire gli è costato energie preziose che non ha potuto poi utilizzare nel suo tentativo di rimonta. Una occasione sfumata perché per quanto dimostrato, anche oggi il più forte era lui.

Fernando Gaviria (UAE Team Emirates): Quarto al traguardo, terzo poi per la decisione della giuria, il colombiano è apparso tuttavia decisamente fuori dai giochi per la vittoria. In una tappa in cui non c’erano grandi difficoltà, si pensava potesse dunque riuscire a far valere comunque il suo spunto veloce e la sua esplosività, ma è chiaro che la condizione è ancora lontana da quella desiderata. La strada è lunga e potrebbero esserci occasioni per riprovarci, ma in queste condizioni anche superare le montagne non sarà poi così semplice.

Trek-Segafredo: Dopo l’ottima volata di ieri, John Degenkolb ed Edward Theuns erano tra i più attesi, forse la coppia più forte, in grado di cambiare le sorti di uno sprint. Invece praticamente non si vedono, restando imbottigliati al momento decisivo, lontani dalle posizioni di testa. Le occasioni per le ruote veloci non sono poi tantissime e, anche se queste frazioni sono meno adatte a loro, vista anche la concorrenza non particolarmente densa, ci si aspettava di vederli nuovamente davanti.

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