Il Lombardia 2017, Moscon: “Non ho rimpianti” E sulle polemiche è pronto a difendersi: “Non ho paura”
Il Lombardia 2017 regala un’altra grande prova di Gianni Moscon. Il giovane talento della Sky si conferma corridore eclettico, ottenendo un bellissimo terzo posto sul traguardo di Como. Dopo il quinto posto alla Parigi – Roubaix, il titolo tricolore a Cronometro, il podio in una corsa così dura non fa altro che dare ancor più valore al corridore trentino, che si propone sempre più come uno dei grandissimi talenti del ciclismo internazionale. Ancora una volta, inoltre, ha saputo correre da protagonista, non esitando ad attaccare quando ne ha avuto l’occasione.
“In questo finale non ho rimpianti – ammette dopo il traguardo – Ho tentato un attacco a metà salita sul Civiglio, ma Nibali era più forte. Seguirlo sarebbe stato… ero davvero a tutta… e lui aveva un altro Passo. Complimenti a Vincenzo, stamattina gli avevo detto che secondo me non ci sarebbe andato lontano, infatti ha fatto colpo pieno”.
Dopo l’attacco in salita, anche un tentativo in discesa, poi nella pianura successiva. Riprova della voglia di fare di Moscon, che corre ancora spensierato, senza la pressione del risultato, ma con la voglia costante di mettersi alla prova e – perché no – di stupire. “Vivo la mia carriera giorno per giorno – prosegue, sereno – Sto ancora crescendo, quindi cerco di dare il massimo in ogni cara in cui partecipo e di divertirmi. Sono abbastanza completo, magari un giorno dovrò decidere in cosa specializzarmi…. Al momento mi sento così. Penso che le classiche siano più alla mia portata”.
Purtroppo, anche oggi uno strascico di polemiche lo accompagna, con Alexis Vuillermoz che ha vistosamente protestato al momento della volata per il terzo posto vinta dall’italiano. Il francese è stato poi squalificato e riammesso dalla giuria, che ha dunque valutato come corretta la manovra dell’azzurro. “Lui mi ha detto qualcosa – confema – Penso si riferisse alla volata, ma io penso di aver fatto una volata correttissima. Se uno vuole passare dove non c’è spazio, non è che gli fai spazio tu. Comunque, aveva anche meno gambe credo…”
Arrivando la protesta da una squadra francese, inevitabile pensare a quanto successo alla Tre Valli Varesine con Sebastien Reichenbach. “Non ho molto da aggiungere a questa storia – risponde quando gli si ricorda le polemiche in corso – Lo farò attraverso le autorità competenti, ma sono pronto a difendermi. Se verrà fuori la verità io posso solo star tranquillo. Ho già detto la verità alla giuria e la confermerò alle autorità, sono pronto a difendermi”. Non entra dunque nel merito pubblicamente, preferendo affidarsi in ogni sede in cui verrà convocato, ribadendo tuttavia di “non aver fatto niente di male”.
“Sono accuse molto forti – aggiunge invece – Penso che dovranno rispondere anche di queste accuse. La mia immagine è stata danneggiata da quello che hanno scritto. Sono molto dispiaciuto perché queste cose non fanno mai bene, né a me né al ciclismo. Vedremo come andrà a finire questa storia, con la stessa squadra e le stesse persone. Non ho paura e non ho intenzione di lasciar passare nulla stavolta“.
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Fantastico Gianni !!!! Bravissimo in corsa e altrettanto bravo davanti ai microfoni, dopo 247 km a tutta non era facile mantenere calma e lucidità di fronte alla raffica di domande dei giornalisti, tu ci sei riuscito sicuramente grazie alla tua certezza di essere nel giusto. Rimani cosi, semplice e disponibile come questo pomeriggio mentre firmavi autografi ai ragazzini nel dopocorsa.
Certo che questo Moscon..gran talento, per carità, ma gli episodi poco commendevoli cominciano a essere tanti! Dalle frasi di razzismo al traino al Mondiale (sarà stato Cassani, ma per farsi trainare bisogna essere in due!), fino alle accuse di aver gettato a terra un collega… vincere è importante, ma l’onestà lo è di più (anche se dicendo questo so di non rendermi popolare…). In quanto all’antipatia francese per Sky, non mi pare che Froome sia stato così bistrattato: ha dato un pugno a un tifoso, ha camminato sul Ventoux, ha usato i body che voleva e nn ha avuto mai conseguenze. Moscon forse dovrebbe prendere Aru e Nibali come modelli umani oltre che sportivi!