Giro d’Italia 2020, ufficiale il nuovo percorso (Altimetrie e Planimetrie)

Svelato ufficialmente il nuovo percorso del Giro d’Italia 2020. Dopo il cambio di data e la rinuncia dell’Ungheria, RCS Sport ha dovuto fare i conti con la nuova situazione per costruire il tracciato che i corridori affronteranno dal 3 al 25 ottobre. Una missione non facile, prima nella difesa di tutte le sue tappe dagli assalti di ASO e UCI, poi con la necessità di trovare nuovi partner per cucire al meglio insieme i pezzi. La nuova Grande Partenza avverrà così in Sicilia, anticipando quanto sarebbe dovuto avvenire nel 2021, sostanzialmente scambiando con Budapest. Quattro dunque le tappe nell’isola, aggiungendo una cronometro alle tre già previste in quella che sarebbe dovuta essere la ripartenza italiana. Nel resto del tracciato, fortunatamente conservato quasi interamente, sono state inserite due interessanti tappe senza snaturare la natura del percorso disegnato.

Nuovo Percorso modificato del Giro d’Italia 2020

È dunque la Sicilia ad ospitare la Grande Partenza del nuovo percorso del Giro d’Italia 2020. Una scelta naturale visto che l’isola era già designata per lanciare l’edizione 2021. Quattro le frazioni all’ombra della Trinacria, che vedrà subito i big darsi battaglia in almeno due occasioni. Si partirà infatti con una impegnativa cronometro da MonrealePalermo, 15 chilometri che partono in salita per poi offrire una bella discesa e lunghi rettilinei agli specialisti. Una giornata subito insidiosa, in cui si possono anche registrare distacchi importanti e dare una prima impronta alla corsa, seppur molto provvisoria. La seconda tappa potrebbe infatti subito consentire di mischiare le carte visto che i 150 chilometri da Alcamo ad Agrigento saranno tutt’altro che scontati. La tappa è infatti piuttosto movimentata, proponendo inoltre un arrivo in discreta pendenza nei cinque chilometri conclusivi.

Ancor più dura la terza frazione, con l’atteso arrivo sull’Etna al termine di una impegnativa tappa in provenienza da Enna. Di pianura nei 150 chilometri in programma ce ne sarà ben poca, ma ovviamente sono i 18,8 chilometri da Linguaglossa a Piano Provenzana che potranno rivelarsi decisivi, dando già verdetti importanti e offrendo quello che sarà uno scenario tattico che la corsa andrà a proporre. Un arrivo per il quale gli uomini di classifica dovranno necessariamente farsi trovare pronti. Ultima frazione isolana sarà la Catania-Villafranca, in cui nuovamente si sale parecchio (fino ai 1125 metri di Portella Mandrazzi), ma l’arrivo sarà lontano e i velocisti avranno occasione per gestire la fuga e giocarsi il loro primo successo in questa edizione.

La risalita dello Stivale inizierà come previsto dalla Calabria, con una tappa non banale da Mileto a Camigliatello Silano. A questa seguirà la nuova Castrovillari – Matera, che consente ad RCS Sport di aggiungere una tappa nel percorso che il giorno successivo vedrà il gruppo ripartire dalla città dei sassi verso Brindisi, riallacciandosi così in maniera naturale al percorso previsto in precedenza. Due tappe sulla carta per ruote veloci, anche se l’arrivo nella storica città della Basilicata non sarà scontato. Movimentata anche la Giovinazzo – Vieste, che propone le difficoltà tipiche del Gargano con la possibilità che qualcosa possa succedere anche fra i big, pur con distacchi contenuti, specialmente visto che il giorno successivo arriva un nuovo arrivo in salita.

L’entrata in Abruzzo non si farà più infatti con la lunga San Salvo – Tortoledo Lido, ma con la ben più impegnativa Lanciano – Roccaraso, che propone l’impegnativo arrivo in salita ad Aremogna, dove i big potranno nuovamente darsi battaglia (peraltro con il vantaggio del giorno di riposo a seguire, quindi potendo spendere anche quel qualcosina in più). La seconda frazione abruzzese arriva così dopo il giorno di riposo, con duecento chilometri di una tappa in buona parte costiera, senza privarsi di difficoltà altimetriche, al contrario della molto più semplice Porto Sant’Elpidio- Rimini del giorno successivo.

Si ricomincerà a fare sul serio, quindi, con la Cesenatico – Cesenatico, su un percorso che richiama quello della storica Nove Colli. Dopo un’altra tappa più o meno semplice, ma non scontata, la Cervia – Monselice, ci sarà un weekend che potrebbe rivoluzionare totalmente la classifica: prima con la cosiddetta cronometro del prosecco, la Conegliano – Valdobbiadene, con un percorso di 34 chilometri sulle colline trevigiane, e poi con la tappa del giorno successivo con partenza dalla base delle frecce tricolori di Rivolto e arrivo sulla salita di prima categoria di Piancavallo, dopo aver scalato già altri tre GPM di seconda categoria nel corso della giornata.

Dopo l’ultimo giorno di riposo in Friuli, il programma resta quello già pensato quest’inverno con un’ultima settimana molto intensa, a cominciare dalla tappa con partenza a Udine e arrivo a San Daniele, che presenta tante salite, creando un terreno forse ideale per i cacciatori di tappe, su un percorso di 229 chilometri (il secondo più lungo dell’intera corsa). Dovranno entrare necessariamente in gioco i big, invece, nella Bassano del Grappa -Madonna di Campiglio, dove prima di arrivare sull’iconico arrivo in salita di prima categoria del santuario, i corridori dovranno affrontare altri 3 GPM di cui due di prima categoria. La Pinzolo-Laghi di Cancano del giorno successivo non permetterà ai big di rifiatare e potrebbe anzi risultare fatale per chi non riuscirà a gestire lo sforzo sui due giorni, con l’arrivo in cima ai Laghi Di Cancano (prima categoria) che sarà preceduto da un prima e un seconda categoria nelle fasi iniziali della corsa, prima di una lunga discesa verso l’imbocco della Cima Coppi, il Passo dello Stelvio, che si scollinerà a meno di 40 chilometri dal traguardo e al quale seguiranno solo una lunga discesa e la salita finale.

La Morbegno – Asti  con i suoi 251 chilometri che la rendono la tappa più lunga di quest’edizione della corsa rosa rappresenta invece l’ultima occasione di successo per i velocisti e l’ultima opportunità di riposo per i big della generale. Il weekend finale, infatti, si aprirà con la tappa regina della corsa, la Alba-Sestrière, che oltre all’arrivo finale sullo stesso Sestrière, prevede il Colle dell’Agnello, il Col de l’Izoard  e Monginevro, tutti concentrati negli ultimi cento chilometri, con gli uomini di classifica che cominceranno a darsi battaglia già da lontano. La frazione conclusiva sarà invece la cronometro individuale di 15,7 chilometri da Cernusco del Naviglio a Milano, che però difficilmente cambierà le sorti della classifica generale, a meno di distacchi ridottissimi alla vigilia.

Nuovo Percorso Giro d’Italia 2020

Tappa Data Km Partenza-Arrivo Dislivello Difficoltà
3/10 15 Monreale – Palermo (cronometro individuale) ***
4/10 150 Alcamo – Agrigento **
5/10 150 Enna – Etna (Piano Provenzano) ****
6/10 140 Catania – Villafranca Tirrena **
7/10 225 Mileto  – Camigliatello Silano ***
8/10 188 Castrovillari  – Matera **
9/10 143 Matera – Brindisi *
10/10 200 Giovinazzo – Vieste (Gargano) ***
11/10 208 San Salvo – Roccaraso (Aremogna) ****
12/10 Riposo Abruzzo
10ª 13/10 177 Lanciano – Tortoleto Lido ***
11ª 14/10 181 Porto Sant’Elpidio – Rimini **
12ª 15/10 205 Cesenatico – Cesenatico (Nove Colli) ****
13ª 16/10 190 Cervia – Monselice **
14ª 17/10 33,7 Conegliano – Valdobbiadene (cronometro individuale) ****
15ª 18/10 183 Base di Rivolto (Frecce Tricolori) – Piancavallo ****
19/10 Riposo Friuli    
16ª 20/10 228 Udine – San Daniele del Friuli ****
17ª 21/10 202 Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio *****
18ª 22/10 209 Pinzolo – Laghi di Cancano (Parco Nazionale dello Stelvio) *****
19ª 23/10 251 Morbegno – Asti *
20ª 34/10 200 Alba – Sestrière (Fraiteve) *****
21ª 25/10 16,5 Cernusco sul Naviglio – Milano (crono) **
TOTALE 3496,8

Altimetrie e Planimetrie Giro d’Italia 2020

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