Giro d’Italia 2019, pronto un accordo triennale con Roma?
Altri tre anni a Roma a partire dal Giro d’Italia 2019? Malgrado quanto successo nell’ultima tappa del #Giro101, la capitale è fortemente interessata a ripetere l’esperienza Rosa, con un accordo pluriennale che sarebbe stato, non solo discusso, ma sostanzialmente già concordato tra la giunta e RCS Sport. Anzi, forse proprio in seguito alle numerose polemiche, sconfinate ben al di là dell’ambiente ciclistico, che i vertici della Città Eterna vorrebbero nuovamente portare la Corsa Rosa sulle proprie strade, per cancellare questo ricordo e crearne uno più degno, con le spettacolari immagini che pochissime città al mondo possono offrire grazie al suo millenario scenario che non vengano rovinate da proteste, discussioni e strascichi indegni.
Detto così dunque potrebbe voler dire che fino al 2021 la Corsa Rosa si concluderà a Roma, ma può veramente il Giro privarsi del suo gran finale tradizionale a Milano per quattro anni consecutivi? Obiettivamente, per tante ragioni (a meno di non volerne istituire un altro) sembra alquanto difficile, ma non per questo l’ipotesi del passaggio in capitale va scartato, anzi, l’accordo RCS-Raggi potrebbe avere più sfaccettature. Non solo la conclusione, dunque, ma con una possibile alternanza che vedrebbe la capitale ospitare nei tre anni una Grande Partenza, una sede di arrivo/partenza e infine un Gran Finale.
Sarebbe dunque un accordo di questo tipo sul tavolo, un modo per non bloccare la corsa su schemi prefissati, permettendo una maggiore varietà, che a Mauro Vegni e i suoi indubbiamente piace, come dimostrato in questi anni in cui partenza e arrivo si spostano quasi sempre, permettendo una risalita molto variegata dello Stivale (e non solo), che per sua conformazione non è mai così semplice da attraversare garantendo anche il giusto equilibrio nello spettaccolo sportivo, oltre che paesaggistico. La possibilità invece di giostrare tre stagioni con soluzioni diversificate, permetterebbe invece maggiore elasticità, evitando anche eventuali spostamenti monstre (aspetto sul quale gli organizzatori hanno sempre mostrato particolare attenzione, pur a volte ‘costretti’ dalle circostanze).
Voci e speculazioni sul percorso del Giro sono sempre all’ordine del giorno e ben numerose. Considerando inoltre che spesso si tratta di trattative abbastanza complesse, oltre che discretamente onerose, che spesso peraltro devono anche tenere in conto dei possibili avvicendamenti politici, anche se in questo momento l’accordo sembra praticamente fatto, ci sono tanti motivi per cui la situazione possa ancora cambiare notevolmente, eventualmente anche non realizzarsi. Ma quel che appare chiaro è che, dopo anni di assenza c’è un rinnovato interesse reciproco. E che non bisognerà aspettare nuovamente nove anni prima di veder tornare il Giro all’ombra del Colosseo.
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