Tour de France 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2023.

TOP

Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers): La vittoria è la ciliegina sulla torta, ma anche senza di quella la sua è una prestazione eccezionale, a conferma che il futuro della formazione britannica passa da lui. Ultimo a cedere al forcing dei due duellanti, è bravo a non mollare, sfruttando al meglio la sua occasione, salendo così su un podio provvisorio per il quale a questo punto appare il grande favorito visto che è l’unico ad essere in curva ascendente, senza mai aver mostrato alcun cedimento.

Felix Gall (Ag2r Citroën): Il corridore austriaco si conferma in splendida forma con una tappa di altissimo livello, condizionata anche dal buco di cui è vittima in discesa, spendendo tante energie prima del Joux Plane. Settimo di giornata, entra in Top10 e nelle prossime tappe potrebbe chissà anche riuscire a fare ancora di meglio. Classe 1998, ha ancora grandi margini di progressione e può stupire ancora, anche in questo stesso Tour

Adrien Petit (Intermarché-Circus-Wanty): Coinvolto nella maxi-caduta che segna l’inizio della tappa, il francese viene messo su un’ambulanza per essere trasportato in ospedale, ma decide di provare comunque a ripartire con la determinazione che in pochi, oltre ai ciclisti, sanno avere. Non solo riparte, ma porta anche a termine la tappa, entro il tempo massimo, malgrado un vistoso taglio che a molti di noi, solo a vederlo, avrebbe impedito di muoverci per chissà quanto tempo…

FLOP

ASO: Vero è che già da qualche chilometro si ripetevano gli appelli sulle frequenze interne di RadioCorsa per dire alle moto di lasciare spazio, ma la gestione in cima è stata sbagliata. Ancora una volta il pubblico era troppo libero di entrare sulla strada e se è vero che il fascino di due ali di folla che si aprono è innegabile, troppo spesso c’è qualcosa che va storto. E oggi è stata una di quelle giornate. Se per fortuna nessuno si è fatto male, chissà cosa sarebbe potuto succedere senza quella frenata obbligata per Tadej Pogacar.

Simon Yates (Team Jayco-AlUla): Se dopo le prime tappe sembrava il grande favorito per il podio, con il passare dei giorni ha cominciato ad avere rivali sempre più quotati, ma oggi sembra dover dire addio definitivamente alle sue ambizioni al riguardo. Il buco preso in discesa lo ha sicuramente costretto a spendere energie prima del tempo, tuttavia non basta a spiegare la débacle. La gamba non era quella che doveva essere.

Tom Pidcock (Ineos Grenadiers): Nel giorno in cui emerge il suo compagno, il britannico gli lascia senza ombra di dubbio la leadership unica vivendo una giornata durissima, commettendo forse anche un paio di errori di valutazione che gli sono costati molto cari. Partito con grandi ambizioni oggi, perde quasi nove minuti staccandosi già sulla penultima salita di giornata, mostrando probabilmente anche dei comprensibili limiti in tappe così dure. Potrebbe comunque ora provare a buttarsi in qualche fuga per ripetere un successo di tappa.

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