Tour de France 2023, Mauro Gianetti (UAE) sul tempo perso da Pogacar: “Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stato difficile essere al 100%, ma il Tour è ancora lungo”

In casa UAE Team Emirates ci si lecca le ferite dopo la quinta tappa del Tour de France 2023. La scoppiettante Pau – Laruns ha infatti sancito la perdita della Maglia Gialla per la formazione emiratina, passata dalle spalle di Adam Yates a quelle del vincitore di giornata Jai Hindley (Bora-hansgrohe), ma, soprattutto, ha visto Tadej Pogacar perdere terreno nei confronti di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) in quello che è stato il primo vero scontro diretto tra i due in una tappa di montagna. Lo sloveno ha perso poco più di un minuto dal campione uscente e ora deve recuperare 53″ al danese in classifica generale; non un colpo da KO, ma sicuramente un piccolo campanello d’allarme in vista delle prossime giornate della Grande Boucle.

“È stata la battaglia che tutti si aspettavano – ha dichiarato il team manager Mauro Gianetti a Wielerflits subito dopo l’arrivo – Vingegaard è stato davvero impressionante e anche Jai Hindley ha corso bene, molto bene. Non è stata una giornata eccezionale per noi. Non ho ancora parlato con Tadej. Avevamo dei dubbi prima dell’inizio del Tour, ma eravamo fiduciosi dopo Bilbao. Ora sembra che ci siano ancora delle differenze tra lui e Vingegaard. Fortunatamente, abbiamo guadagnato alcuni secondi nelle prime tappe. Ora abbiamo perso tempo, ma non è molto. Siamo ancora in gara“.

Il team manager elvetico difende la scelta di far tirare tutto il giorno la squadra per non far prendere troppo vantaggio ai fuggitivi: “Era nostra responsabilità prendere il controllo della gara e non lasciare che la fuga andasse troppo lontano. Hindley ha vinto il Giro. Come ho detto, la battaglia probabilmente non sarà solo tra Tadej e Vingegaard. Dobbiamo anche considerare altri corridori, e ora Jai Hindley è un serio concorrente“.

Nonostante le prime due tappe potessero far pensare diversamente, il tempo perso da Pogacar è indice del fatto che lo sloveno non è ancora al meglio della condizione: “Sapevamo fin dall’inizio, dalla caduta alla Liegi, che sarebbe stato difficile essere al 100%. Ora siamo qui, combattiamo dal primo giorno. Abbiamo avuto la Maglia Gialla per quattro giorni. Ci assumiamo le nostre responsabilità e al momento siamo a soli 50 (53, ndr) secondi da Vingegaard e un minuto e 50 (40, ndr) da Hindley. Abbiamo fatto cinque tappe. Il Tour è ancora lungo“.

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