Tour de France 2023, le comunicazioni via radio saranno tramesse anche in TV: cinque squadre non danno l’autorizzazione
Potremo ascoltare in TV le comunicazioni via radio di 17 squadre durante il Tour de France 2023. Ovviamente, non si tratterà di indicazioni che verranno date in diretta, ma tutte le conversazioni verranno filtrate da un apposito team che deciderà cosa mandare eventualmente in onda, a seconda della situazione. Questo permetterà di evitare un eventuale linguaggio non appropriato, ma anche, e soprattutto, di non divulgare possibili informazioni confidenziali, nonché non concederà alle altre squadre rivali di reagire immediatamente alle indicazioni di un direttore sportivo al proprio corridore, visto che ci sarà così un inevitabile effetto differita.
Se per la Grande Boucle è una novità, non si tratta della prima volta assoluta nel ciclismo, visto che già, ad esempio, il Giro delle Fiandre aveva trasmesso le indicazioni dall’ammiraglia, ma anche per quanto riguarda ASO l’esperimento era già iniziato lo scorso anno al Tour de France Femmes, che aveva così fatto da banco di prova per la tecnologia e per comprenderne l’interesse e il gradimento del pubblico.
Non potremo tuttavia ascoltare le indicazioni di tutte le squadre visto che alcune hanno deciso di non concedere l’autorizzazione. Si tratta di Alpecin – Deceuninck, Cofidis, Groupama – FDJ, Movistar e Team Jayco – AlUla. Una decisione che Marc Madiot aveva già anticipato nelle scorse settimane, quando erano emerse le prime discussioni al riguardo, confermandosi ancora una volta piuttosto conservatore riguardo le innovazioni che questo sport sta cercando di attuare per attirare un nuovo pubblico e dare una immagine di sé più moderna e completa.
Il team manager transalpino aveva spiegato di non voler rendere pubbliche le sue indicazioni per evitare che le sue strategie potessero essere scoperte in anticipo dai rivali, rivendicando anche una certa libertà di azione e parola in uno spazio che considera privato e che non voleva “violare”. D’altro canto, la Groupama – FDJ negli anni scorsi era stata protagonista di un lungo documentario per la TV francese, oppure lo scorso anno di Netflix, ma si era trattato sempre di produzioni uscite “a freddo”, molto tempo dopo la conclusione della corsa.
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