Tour de France 2022, Jonas Vingegaard: “Ho capito di poter vincere il Tour lo scorso anno sul Mont Ventoux”

Ora finalmente Jonas Vingegaard può godersi il trionfo del Tour de France 2022. Se fino ad oggi il leader della Jumbo – Visma faceva ancora fatica ad identificarsi come il vincitore finale, ma la tappa di Parigi è ormai andata e non ci sono dubbi, è lui il vincitore della 109ª edizione della Grande Boucle. Non può più succedere nulla e nessuno può togliergli questo meritato trionfo, che lo ha visto sovvertire uno dei pronostici che apparivano più semplici del passato recente, con Tadej Pogacar che appariva destinato alla sua stessa successione dopo i due trionfi consecutivi.

Ora è vero, nessuno mi può togliere questa Maglia Gialla – commenta sorridente – Non può succedere più nulla e ho davvero vinto il Tour de France. È qualcosa di incredibile. Sapevo che potevo lottare per questo traguardo, e quando è diventato ancora più evidente, mi sono sempre detto che poteva succedere qualcosa per cui potevo perderlo. Questa volta invece è finita, non può succedere più nulla, e posso festeggiare con mia figlia e mia moglie. È davvero incredibile”.

Secondo lo scorso anno, il 25enne danese quest’anno ha dominato la scena in salita, ma c’è voluta la tappa di Hautacam per fargli davvero realizzare che era possibile portarsi a casa la Maglia Gialla già conquistata sul Col du Granon, nel giorno in cui la Jumbo – Visma ha piegato Pogacar. “Ho sempre avuto la sensazione di poter almeno lottare per la vittoria, ma credo che quando mi sono reso davvero conto che potevo indossare la Maglia Gialla a Parigi è stato dopo l’Hautacam”.

La convinzione di poter un giorno riuscire a vincere invece arriva dalla prestazione dello scorso anno, in particolare dall’essere riuscito a staccare colui che appariva imbattile sul Mont Ventoux: “È stato quell’attacco a darmi fiducia, mi ha fatto sentire che un giorno avrei potuto vincere il Tour. Molte persone non hanno creduto in me, ma io mi sono sempre aggrappato a quella speranza.”

Ovviamente, non può mancare il ringraziamento alla squadra e ai suoi compagni, con una menzione speciale: “Avevamo un piano preciso e siamo riusciti a realizzarlo completamente. E poi, chiaramente, in squadra abbiamo Wout Van Aert, che altri non è che il corridore più forte al mondo, è un ciclista incredibile”.

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