Tour de France 2021, Patrick Lefevere critica la Wild Card in più: “Uno schiaffo in faccia ai corridori”

Non tutti hanno apprezzato la decisione dell’UCI di concedere una Wild Card in più alle organizzazioni dei tre Grand Tour. La scelta dell’Unione Ciclistica Internazionale, ufficializzata giusto pochi giorni fa, permette alle tre competizioni da tre settimane di aumentare il numero di corridori al via da 176 a 184 per consentire una chance a un ProTeam in più di godere delle vetrine mediatiche più importanti dell’anno. In questo modo si spera di dare una possibilità in più a quelle squadre che sono state ovviamente penalizzate dal numero di corse cancellate a inizio anno, o comunque all’interno del normale calendario.

Patrick Lefevere, team manager della Deceuninck-Quick-Step, ha attaccato la decisione all’interno della sua abituale rubrica per Het Nieuwsblad: “Ciò che biasimo dell’UCI è che sta semplicemente andando d’accordo con la proposta di ASO di far correre il Tour de France 2o21 con 23 invece che con 22 squadre. Nel 2018 erano ancora fortemente d’accordo con l’idea che il gruppo dovesse diventare meno numeroso per ridurre il numero di cadute. Da un momento all’altro decisero di ridurre il numero di corridori per squadra al Tour, da nove a otto. Adesso questo aspetto della sicurezza improvvisamente non ha più importanza. È uno schiaffo in faccia ai corridori“.

Il discorso si conclude con considerazioni sulla natura di questa decisione: “ASO vuole poter dare più WildCard per il Tour de France, quindi più corridori ora sono adatti a questa distribuzione. L’accordo politico ottenuto con l’UCI è stato venduto come ‘misura coronavirus’ per poter accogliere le squadre francesi più piccole, che non hanno potuto correre le ‘loro’ gare. Non posso che essere critico su questa decisione”.

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