Tour de France 2020, Roxana Maracineanu nella bufera: “Un Ministro dello Sport dovrebbe difendere lo sport…”
È di pochi giorni fa una dichiarazione che ha scosso, e parecchio, il mondo del ciclismo professionistico. Le parole, arrivate dal Ministro dello Sport francese Roxana Maracineanu, erano queste: “Non sarà la fine del mondo se il Tour de France quest’anno non si farà“. Dopo che la Grand Boucle è stata riposizionata in calendario (dal 27 agosto al 20 settembre) si era manifestato un notevole entusiasmo fra squadre e corridori, che avevano iniziato a vedere una sorte di luce in fondo al tunnel di una stagione fin qui decisamente condizionata dalla pandemia da Covid-19. Non sono mancate, quindi, le reazioni negative rispetto a quanto detto da Maracineanu.
Dal mondo del ciclismo è arrivata la voce di Marc Madiot, capo della Groupama-FDJ. Il francese era stato ben contento di poter riorganizzare la stagione in vista del “nuovo” Tour de France. “Sono sconcertato dalle parole del Ministro – le parole del dirigente transalpino riportate da CyclingNews – Non riesco a convincermi che parole di quel tono arrivano dal Ministro dello Sport, che è lì per difendere per lo sport. Lo sport è un importante veicolo economico. Non ci sono solo i professionisti; tante famiglie vivono grazie allo sport. Nel ciclismo, basta pensare a chi le biciclette le fabbrica”.
Maracineanu, fra le altre cose, aveva prospettato la disputa di tutti gli eventi sportivi a porte chiuse “fino a settembre o almeno finché non sarà disponibile un vaccino”. In Francia, però, è stata attaccata da più parti, anche extra-ciclismo. Due suoi predecessori nel ruolo hanno dichiarato a L’Equipe che “un Ministro dello Sport non dovrebbe dire cose del genere”. Uno di loro ha aggiunto: “Dà l’idea di un ministro completamente fatalista, ma in politica il fatalismo uccide”.
Sul punto è intervenuto anche un senatore francese, Patrick Kanner: “Il mondo dello sport sta attraversando una crisi straordinaria e sta pagando concretamente la situazione dovuta al Coronavirus. Ci si poteva aspettare un messaggio più positivo. Maracineanu deve difendere lo sport e combattere per le sue necessità”.
Dopo tanti strali, alcuni arrivati anche dall’interno dello stesso governo francese, il Ministro (che è stata nuotatrice, di livello olimpico) ha corretto parzialmente il tiro: “Fra tutte le sfide che la nostra società sta affrontando, evidentemente il ritorno dello sport è un argomento primario. Ci sto lavorando giornalmente da settimane. Ma, la salute rimane la priorità – le parole contenute in una nota di Maracineanu – Ho sempre pensato che lo sport abbia un ruolo importante nella nostra società e questa convinzione è stata anche rafforzata dalla crisi. La ripresa dello sport è essenziale per il ritorno alla vita di tutti i giorni. Ma rimaniamo lucidi e attenti. Oggi, la nostra priorità è la salute dei cittadini francesi”.
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