Tour de France 2018, Dèmare: “Sprint perfetto grazie a Guarnieri. In salita non sono forte, ma non mollo mai”

Alla penultima occasione riservata ai velocisti Arnaud Démare rompe il ghiaccio al Tour de France 2018. Il portacolori della Groupama-FDJ si è imposto a Pau a capo di uno sprint che ha lanciato in testa e condotto in porto con malizia, allargando leggermente la traiettoria per sfavorire il tentativo di rimonta del connazionale Christophe Laporte (Cofidis, Solutions Crédits). Per l’ex campione nazionale transalpino matura così un successo “scacciacrisi” dopo una parabola decisamente sottotono in questa edizione della Grande Boucle, nella quale è stato nuovamente oggetto di accuse da parte dei colleghi, su tutti André Greipel (Lotto Soudal), per i presunti traini ricevuti nelle tappe di montagna.

“Non sono il più forte in salita – ha replicato dopo la frazione odierna -, ma ho una testa forte e non metto il piede a terra fin quando so di poter entrare nel tempo massimo. Questa è la mia forza, sapevo che se avessi resistito mi sarei potuto giocare altre carte. Non ho combattuto per nulla, quella ottenuta oggi è una grande ricompensa per il grande lavoro che ha fatto la squadra”.

Nel finale Démare è stato pilotato alla perfezione dall’italiano Jacopo Guarnieri: “È stato un finale molto rapido, con la discesa a dieci chilometri dall’arrivo. Sapevo che avrei potuto farcela, ci ho creduto fino all’ultimo. Grazie a Guarnieri avevo una posizione perfetta. Sono venuto qui per una vittoria e ci ho puntato forte. Chi ha seguito la mia preparazione conosci i sacrifici che ho fatto per arrivare a un certo livello, ma non sempre le cose vanno come si desiderano. Oggi finalmente ho centrato l’obiettivo che mi ero prefissato alla partenza. È raro che si riesca a disputare uno sprint perfetto, ma stavolta è stato proprio così”.

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