Vuelta a España 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2022.

TOP

Richard Carapaz (Ineos Grenadiers): Dopo la prima settimana, la sua Vuelta sembrava un disastro, ma nel giro di dieci giorni il campione olimpico riesce a ribaltare la situazione portandosi a casa non uno, non due, ma ben tre successi di tappa e la Maglia a Pois di miglior scalatore. Anche oggi l’ecuadoriano è praticamente perfetto e sceglie sempre il momento giusto per muoversi; nel finale, poi, ha la forza per resistere al ritorno degli inseguitori e per andare a cogliere quella che lui stesso ha definito la più bella delle tre vittorie conquistate in questa edizione della corsa spagnola.

Thymen Arensman (Team DSM): Il neerlandese chiude in crescendo una Vuelta nella quale, con il successo nella 15esima tappa, aveva già dimostrato di avere un’ottima condizione, confermando di essere un corridore con il quale bisognerà fare i conti nei prossimi anni. Oggi, il 22enne va vicino al bis attaccando negli ultimi chilometri e non riuscendo per soli otto secondi a riprendere uno scatenato Carapaz, ma anche se non è risultato vincente, l’attacco è servito per superare in classifica (per un solo secondo) uno sfortunato Carlos Rodriguez.

UAE Team Emirates: Il grande lavoro della formazione emiratina negli ultimi chilometri ha un duplice obiettivo: permettere a Joao Almeida di conquistare il quinto posto nella classifica generale e provare a vincere la tappa con Juan Ayuso. Se il primo obiettivo viene centrato, il secondo non riesce per colpa di un gran Carapaz (oltre che per lo scatto di Arensman nel finale). Il bilancio della giornata (e dell’intera Vuelta) può tuttavia essere considerato positivo per la squadra mediorientale, che ha dimostrato che anche senza Tadej Pogacar si possono ottenere grandi risultati.

FLOP

Movistar: Le intenzioni sono buone, ma tali restano. La formazione spagnola aveva oggi la possibilità di andare a caccia di un successo di tappa con uno tra Alejandro Valverde e Gregor Mühlberger, bravi a inserirsi nella fuga di giornata, o di provare a ribaltare la classifica con Enric Mas, sfruttando proprio i due corridori mandati all’attacco. Alla fine, anche per colpa di una tattica abbastanza confusionaria e di un Mas non al meglio, agli uomini di Eusebio Unzue non riesce né l’una, né l’altra cosa. L’impressione è che manchi sempre qualcosa per riuscire a completare l’opera, che rimane quindi incompiuta.

Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan): Avrebbe dovuto fare fuoco e fiamme per tentare di agguantare il terzo gradino del podio, magari provando a sfruttare i compagni di squadra andati in fuga (un bravo Vincenzo Nibali e uno spento David De La Cruz), ma alla fine dal colombiano arrivano solo un paio di scatti che non riescono a fare la differenza. La seconda settimana sembrava poterci restituire il Lopez dei tempi migliori, la terza ha ridimensionato le aspettative. Dopo quanto accaduto alla Vuelta dello scorso anno, comunque, il quarto posto finale non è sicuramente da buttare via.

Ben O’Connor (Ag2r Citroen): Apparso più affaticato rispetto alle scorse tappe, l’australiano si stacca quando gli altri uomini di classifica accelerano, riuscendo a rientrare quando rallentano. Sulla salita finale, però, il ritmo della UAE gli è fatale; fortunatamente per lui, anche Rigoberto Uran è in giornata no, e alla fine il 26enne riesce a salvare il suo ottavo posto nella classifica generale.

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