Vuelta a España 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Vuelta a España 2022.

TOP

Richard Carapaz (Inoes Grenadiers): Giornata che sa di riscatto per il campione olimpico di Tokyo 2020. Arrivato a questa Vuelta con l’obiettivo di fare classifica, infatti, la locomotiva del Carchi si è trovato costretto a fare i conti con una condizione non proprio ottimale legata anche (come da lui stesso ha raccontato) ad un incidente domestico di cui è rimasto vittima prima di partire per il via di Utrecht. Oggi, però, il vincitore del Giro d’Italia 2019 ha fatto tutto bene, andando a prendersi una splendida vittoria di tappa e ritrovando finalmente il sorriso.

Wilco Kelderman (Bora-Hansgorhe): La vittoria di tappa sarà anche sfuggita al neerlandese, ma può comunque archiviare la giornata odierna come assolutamente positiva. Andato all’attacco fin dalle prime battute di corsa, il classe 1991 ha chiuso la tappa con soli 9″ di ritardo dal vincitore Carapaz. Quello che più conta è, però, il tempo guadagnato nei confronti della Maglia Rossa Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl): il terzo classificato al Giro d’Italia 2020, infatti, è riuscito a recuperare 7’36” ai migliori, riportandosi in sesta posizione in classifica generale. Un salto di ben 15 posizioni che adesso lo mette nella condizione di lottare per un comunque prestigioso posto in top 10.

Matteo Fabbro (Bora-Hansgorhe): Finalmente lo scalatore friulano torna a fare vedere tutte le sue qualità. Bravo ad inserirsi in una fuga non facile da prendere per un corridore leggero come lui, si mette poi in prima persona a selezionare il gruppo di 32 corridori andato in caccia della vittoria di tappa con un ritmo alto per oltre metà della salita finale. Anche se non si è messo in luce in proprio, ma ha dovuto lavorare per il compagno di squadra Kelderman, la prestazione di oggi è un segnale incoraggiante in vista del finale di una stagione fin qui sfortunata per il classe 1995. Il decimo posto sul traguardo è comunque di gran lunga il suo miglior risultato quest’anno.

FLOP

Jay Vine (Alpecin-Deceuninck): Dopo essere stato grande protagonista nella prima settimana di corsa conquistando ben due arrivi in salita, oggi l’australiano era considerato da tutti il grande favorito una volta visto in fuga. La Maglia a Pois di questa Vuelta, invece, non è riuscito a brillare sull’ascesa di Peñas Blancas, alzando bandiera bianca appena iniziati gli scatti. Il risultato finale è comunque un ottimo settimo posto, ma, dopo quanto fatto vedere nella prima parte della corsa, ci si sarebbe potuti aspettare sicuramente qualcosa in più.

Astana Qazaqstan: Nonostante abbia gli uomini giusti in fuga, la formazione kazaka non li gestisce al meglio. Samuele Battistella è, infatti, troppo generoso nel lanciarsi all’attacco per provare ad anticipare gli scalatori puri, ma la squadra avrebbe dovuto farlo rialzare una volta visto che nessuno aveva le stesse intenzioni dell’azzurro, invece di lasciarlo a sprecare energie tutto solo all’attacco. Il veneto decide poi di sacrificarsi per il compagno di squadra Alexey Lutsenko, ma invano: il classe 1992 è, infatti, tra i primi a staccarsi in salita ed essere ripreso dal gruppo Maglia Rossa.

Groupama-FDJ: Insieme alla Cofidis sono praticamente l’unica squadra di spessore ad aver mancato l’appuntamento con la fuga. In una giornata in cui tutti sapevano che gli attaccanti avrebbero potuto avere buone possibilità di arrivare in fondo, la formazione francese non inserisce nessuno dei suoi scalatori nella pericolosa azione di 32 uomini. Nelle prime fasi di corsa provano a lavorare in testa al gruppo per ricucire la situazione, ma oramai è troppo tardi e andare a chiudere su un’azione così numerosa è praticamente impossibile.

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