Le 10 Scommesse del 2017 dodici mesi dopo

L’anno scorso vi avevamo presentato le nostre 10 Scommesse del 2017. L’idea era di individuare alcuni corridori che per un motivo o l’altro andavano osservati con la lente d’ingrandimento nella stagione appena conclusa. Fra corridori che avevano cambiato squadra in cerca di rilancio e altri invece che avevano finalmente una grande occasione per dimostrare le loro qualità avevamo provato a stilare una classifica. A distanza di dodici mesi vogliamo analizzare, nell’ordine in cui li avevamo proposti ad inizio stagione, il rendimento di questi 10 corridori per capire se sono riusciti a brillare nel 2017 oppure non hanno rispettato le attese.

LE SCOMMESSE DEL 2017

1. ALBERTO CONTADOR (Trek – Segafredo): Lo spagnolo era approdato nella formazione americana con il sogno di risalire sul gradino più alto del podio del Tour de France. Il risultato come noto non è stato quello sperato, ma lo scalatore di Pinto ha comunque lasciato il segno nella stagione. Dopo tanti secondi posti in brevi corse a tappe nella prima parte di stagione, alla Grande Boucle non riesce a brillare, complice anche alcune cadute. Il bilancio a fine corsa è dunque un deludente nono posto finale e solo un podio di tappa. Il riscatto però arriva alla Vuelta a España, nonostante un avvio molto difficile con l’uscita dai piani alti della classifica nel primo arrivo in salita. A quel punto però la sua ultima corsa in carriera cambia volto, con tanti attacchi per cercare di chiudere nel migliore dei modi la carriera. Il colpo grosso arriva proprio nell’ultima occasione, con la splendida vittoria in cima all’Angliru.

2. PHILIPPE GILBERT (QuickStep – Floors): Scommessa vinta a mani basse da Patrick Lefevere e dal corridore belga. Il 2016 non era stato un grande anno per l’ex Campione del Mondo, che aveva deciso di cambiare squadra per rilanciarsi e dimostrare tutte le sue qualità. Gilbert con la maglia della QuickStep – Floors  si riscopre corridore da classiche del nord con la splendida vittoria al Giro delle Fiandre ed il podio a Dwars Door Vlaanderen ed E3 Harelbeke. Il momento d’oro continua anche alla Amstel Gold Race, della quale centra il suo quarto successo. Visto la condizione e il rendimento il vero rimpianto è non averlo visto lottare per la vittoria alla Freccia Vallone e la Liegi – Bastogne – Liegi, complice un banale infortunio.

3. TAYLOR PHINNEY (Cannondale – Drapac): Se esistesse un premio alla sfortuna l’americano con ogni probabilità lo vincerebbe a mani basse. Con il cambio di squadra aveva la possibilità di provare a rilanciarsi e tornare quello pre-infortunio; purtroppo i risultati non sono quelli sperati, con una stagione molto anonima. A condizionarlo nuovamente anche qualche caduta di troppo, come quella al Giro delle Fiandre, nella quale ha riportato un trauma cranico che gli ha impedito di partecipare poi alla Parigi – Roubaix, tagliandolo fuori dalle corse a lui più care.

4. WILCO KELDERMAN (Team Sunweb): Il neerlandese rinasce alla Sunweb. Dopo alcune stagioni molto altalenanti, l’ex promessa Rabobank si rilancia nel migliore dei modi alla Vuelta a España, durante la quale si gestisce alla perfezione, senza mai andare in crisi. Una prestazione di grande regolarità che gli permette di chiudere la corsa al quarto posto, a soli 24 secondi dal podio. Un risultato che galvanizza il corridore di Amersfoort, costretto a ritirarsi invece dal Giro per infortunio, che centra il successo nella cronosquadre dei Campionati del Mondo, seguito da un buon piazzamento nei dieci nella prova individuale.

5. STIJN VANDENBERGH (AG2R La Mondiale): L’addio alla QuickStep – Floors poteva aprirgli importanti opportunità nelle classiche del nord. Nonostante la presenza di Naesen in squadra, il belga aveva la possibilità di provare a correre con maggiore libertà rispetto al passato. Complici alcuni problemi fisici, dalla Omloop Het Nieuwsblad alla Parigi – Roubaix i risultati non sono quelli sperati, tanto che alla fine il miglior risultato è il trentacinquesimo posto proprio nella Roubaix.

6. ANDREA GUARDINI (UAE Team Emirates): Anno orribile per il velocista italiano. L’addio dalla Astana doveva dargli la possibilità di avere maggiore spazio e, soprattutto, di tornare a correre un Grande Giro. L’avvio alla Vuelta a San Juan sembrava esser promettente, con alcuni buoni piazzamenti, ma il resto dell’anno è stato da dimenticare. Il bilancio finale è solo di otto piazzamenti, di cui tre ottenuti proprio all’inizio dell’anno in Argentina, ed il ritorno in una corsa a tappe di tre settimane ancora una volta rimandato.

7. SONNY COLBRELLI (Bahrain – Merida): Il bresciano era chiamato al primo test nel WorldTour. Dopo gli ottimi risultati in maglia Bardiani – CSF, si fa trovare pronto anche con la Bahrain – Merida. In particolare, prima parte di stagione molto positiva, con le vittorie nella seconda tappa della Parigi – Nizza e la Freccia del Brabante, oltre a tanti buoni piazzamenti anche nelle classiche del nord. Confermandosi corridore molto costante e affidabile, si fa trovare pronto anche a fine stagione, con un discreto finale, nonostante una giornata no ai Mondiali, con dodici piazzamenti ed un successo alla Coppa Bernocchi.

8. JULIAN ARREDONDO (NIPPO – Vini Fantini): Il ritorno alla formazione italo-nipponica era forse l’ultima chance di riscatto per il colombiano. L’avvio sembrava esser promettente, con un buon GP di Larciano, ma dalla Tirreno – Adriatico inizia un vero e proprio calvario. Nuovi problemi alla gamba lo portano infatti a tornare in Colombia con largo anticipo e alla fine la scommessa è stata persa sia da Arredondo che dalla NIPPO – Vini Fantini, che si separano mestamente a fine stagione.

9. MAURO FINETTO (Delko Marseille Provence KTM): Dopo un anno molto particolare con il l’approdo in una squadra Continental, il corridore italiano riesce finalmente a tornare nella categoria Professional. I risultati sono positivi,  con Finetto che si conferma un corridore molto regolare durante tutto l’anno. Tantissimi i piazzamenti ottenuti, da gennaio a settembre, fra i quali spicca sicuramente la vittoria ottenuta alla Classic Sud Ardèche. È mancato forse il colpo eclatante, ma la stagione è positiva.

10. JURGEN VAN DEN BROECK (Lotto NL – Jumbo): Il belga fallisce anche l’ultima occasione. Dopo diverse stagioni negative, l’approdo alla Lotto NL – Jumbo sembrava quasi l’ultima spiaggia. Il risultato è stato tuttavia molto negativo visto che il corridore di Herentals non si è mai visto durante tutto l’anno, senza riuscire a dare il suo contributo concreto neanche come gregario, e alla fine è arrivata inevitabilmente la decisione di appendere la bicicletta al chiodo.

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