Giro d’Italia 2020, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della tappa del giorno al Giro d’Italia 2020.

TOP

Peter Sagan (Bora-hansgrohe): Finalmente, dopo 461 giorni, l’ex campione del mondo torna ad alzare le braccia al cielo. Un successo cercato, voluto e meritato, arrivato al termine di una giornata corsa a tutta, nella quale lo slovacco riesce a centrare la fuga giusta (cosa non facile, visti i molti attacchi iniziali) e a staccare tutti i compagni d’avventura, resistendo anche al ritorno del gruppo. Una vittoria in solitaria, come non accadeva da molto tempo, che gli permette di entrare nel club dei corridori capaci di vincere almeno una tappa in ogni Grande Giro e anche di riaprire la lotta per la Maglia Ciclamino.

Pello Bilbao (Bahrain-McLaren): Lo spagnolo è l’unico degli uomini di classifica a tentare qualcosa oggi, attaccando ad una ventina di chilometri dal traguardo e andando a riprendere pian piano tutti i fuggitivi di giornata ad eccezione di Sagan, che gli sfugge per pochi secondi. Il gruppo va poi a riprendere il 30enne basco a poco più di cinque chilometri dall’arrivo, rendendo vano ogni sforzo fatto, ma bisogna comunque fargli gli applausi per il coraggio e l’intraprendenza.

Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling): Ormai è chiaro da qualche tappa, il lucano sta veramente bene. E lo ha dimostrato ancora una volta oggi: prima mette la sua squadra a tirare per far selezione in gruppo e far diminuire il gap con la fuga; poi, in discesa, fora ed è costretto a cambiare la bici, perdendo parecchio tempo ma, nonostante questo, riesce a rientrare in cima al penultimo muro; infine, sull’ultimo strappo, attacca anche in prima persona, senza fare la differenza ma dimostrando di avere davvero una buona gamba. È pure protagonista nell’ultima discesa, condotta tutta in testa al plotone. Che dire di più?

FLOP

Groupama-FDJ: In una tappa poco adatta ad Arnaud Demare, l’unico obiettivo che la squadra francese poteva avere era quello di evitare che Peter Sagan guadagnasse punti nella classifica della Maglia Ciclamino. E, in effetti, quando lo slovacco attacca sono loro che impongono un ritmo forsennato in testa al gruppo, fermando anche Konovalovas, che era riuscito a centrare la fuga. Riescono a riportarsi sino a 20″ da Sagan e dagli altri fuggitivi, salvo fermarsi quando mancano 85 chilometri al traguardo. Alla fine, quindi, tante energie sprecate per niente.

Ilnur Zakarin (CCC): Alla fine non perde poi molto (solo 27 secondi dagli altri big) ma il russo ha dimostrato poca sicurezza, non solo in discesa ma anche in salita. Rimane attardato insieme ad un velocista come Demare quando, nel primo passaggio sullo strappo di Tortoreto, il gruppo si fraziona in due tronconi, ed è così è costretto a spremere i suoi compagni di squadra per ricucire il gap. Perde contatto anche sul penultimo muro ma, viste le sue difficoltà in discesa (soprattutto oggi, dato che la strada era umida), tutto sommato riesce a contenere i danni. Comunque, non un buon segnale per le prossime giornate.

Harm Vanhoucke (Lotto Soudal): Addio top ten per il 23enne belga, che perde nove posizioni in classifica e più di tre minuti e mezzo dalla Maglia Rosa. Già domenica aveva mostrato alcuni segnali negativi, confermati anche oggi, ma nel complesso il suo Giro d’Italia resta buono. Adesso avrà la possibilità di tentare qualche attacco da lontano, per cercare di centrare quella vittoria di tappa solo sfiorata nella terza frazione.

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