Bilancio Squadre 2022: Team Arkéa-Samsic
L’Arkéa-Samsic fa il salto nel WorldTour. La formazione francese chiude come meglio non potrebbe un triennio che la proietta di diritto tra le migliori formazioni del mondo, guadagnandosi la promozione sul campo. Per quanto riguarda il solo 2022, invece, i successi sono 12 (due in più dello scorso anno), accompagnati da ben 60 podi che danno un’idea della competitività della formazione transalpina. L’unica macchia sulla stagione della squadra di Emmanuel Hubert è stata la squalifica dal Tour de France di Nairo Quintana, che però è stato senza dubbio uno dei principali artefici della promozione al WorldTour.
TOP
La positività al Tramadol rovina la stagione di Nairo Quintana, che fino a quel momento era stato il corridore più vincente del team. Il colombiano, infatti, apre la stagione vincendo una tappa e la generale sia al Tour de la Provence che al Tour des Alpes Maritimes et du Var. L’ex Movistar è protagonista anche di un buon Tour de France, chiuso al sesto posto, ma ovviamente tutto questo viene cancellato dalla squalifica per l’uso di una sostanza proibita.
Non ci sono ombre, invece, sulla stagione di Warren Barguil, che è un altro dei plurivittoriosi della stagione. Il classe ’91 inizia la stagione con tutta una serie di top 10 che culminano in una vittoria di tappa alla Tirreno-Adriatico sul traguardo di Fermo. Passa meno di un mese e il transalpino può festeggiare di nuovo grazie al successo al GP Indurain, che lo lancia verso la campagna delle Ardenne, dove ottiene un terzo posto alla Freccia del Brabante, il nono posto alla Freccia Vallone e deve accontentarsi del quindicesimo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Dopo un terzo posto di tappa al Delfinato arriva in fiducia al Tour. Alla Grande Boucle fa in tempo a prendersi un premio di combattivo di giornata e il souvenir Henri Desgranges passando per primo sul Galibier nel giorno della disfatta di Pogacar sul Col du Granon, ma deve poi lasciare la corsa a causa del covid solo pochi giorni dopo. Il finale di stagione è poi caratterizzato da piazzamenti a cavallo della top 10 tra Bretagne Classic, classiche canadesi e Lombardia, che lo lanciano verso un 2023 dove potrà sfruttare anche il calendario più importante del team.
L’altro corridore ad avere ottenuto più di un succeso è Amaury Capiot. Il belga parte subito col piede forte sull’acceleratore con un secondo posto alla Volta a la Comunitat Valenciana, seguito dalla vittoria al GP La Marseillaise davanti a Mads Pedersen. I piazzamenti proseguono in varie tappe del Tour of Oman e con un settimo posto alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, che è il fiore all’occhiello della sua campagna del nord. A maggio, dopo un quarto posto al GP du Morbihan, torna al successo vincendo in volata la terza tappa delle Boucles de la Mayenne. Al Tour fa il suo debutto assoluto in un GT e ha bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova esperienza, ma alla fine riesce a ottenere comunque una top 10 chiudendo al sesto posto la tappa di Cahors. Dopo il Tour si piazza in top 10 in metà dei suoi giorni di corsa, rendendosi protagonista di un’ottima Arctic Race of Norway e salendo sul podio al GP de Fourmies e alla Famenne Ardenne Classic.
Molto buona anche la stagione di Hugo Hofstetter e Matis Louvel, entrambi capaci di mettere la propria firma su questa stagione. L’ex Israel si presente subito bene alla sua nuova squadra con un quarto posto al Trofeo Playa de la Palma e un secondo posto di tappa all’Etoile de Bessèges. A marzo si reca al Nord per correre Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Le Samyn, GP Monseré, Ronde van Drenthe, Nokere Koerse e Bredene Koksijde Classic, salendo sul podio in tutte le corse tranne che alla Nokere Koerse (chiusa in settima posizione), senza riuscire mai ad alzare le braccia al cielo. La prima vittoria, dopo dei piazzamenti anche in tappe del Giro di Catalogna e della quattro giorni di Dunkerque, arriva alla Tro-Bro Léon, dove batte Luca Mozzato in uno sprint a due. Il transalpino, poi, si cimenta anche nelle volate del Tour de France e in ben cinque occasioni chiude in top 10. Nel finale di stagione, poi, arrivano l’ottavo posto alla Classica di Amburgo e i quarti posti alla Paris-Chauny e alla Famenne Ardenne Classici, con il decimo posto alla Parigi-Tours che chiude quella che è probabilmente la miglior stagione della sua carriera. Louvel invece ha trionfato alla Druivenkoers-Overijse, ma oltre a questo ha vissuto molti step che saranno fondamentali per il prosieguo della sua carriera. Il classe ’99, infatti, ha fatto il suo debutto in un GT al Tour de France e per la prima volta in carriera ha corso la Parigi-Roubaix, chiudendola al quindicesimo posto, un risultato che fa di lui un corridore da tenere sott’occhio in questo tipo di corse in futuro.
+++ Warren Barguil
++ Amaury Capiot
+ Hugo Hofstetter
FLOP
La squalifica di Nairo Quintana dal Tour de France è il momento peggiore della stagione dell’Arkéa-Samsic. Altre note dolenti, poi, sono quelle relative agli infortuni, a partire da quello terribile di Nacer Bouhanni. Dopo un buon inizio di stagione, in cui arriva anche una vittoria a La Roue Tourangelle, il velocista transalpino viene messo fuori causa in uno scontro con uno spettatore che invade la strada al passaggio del gruppo e chiude lì la sua stagione con una frattura vertebrale. La stagione di Bouhanni è dunque di fatto ingiudicabile, mentre è probabile che senza il suo infortunio l’Arkéa avrebbe potuto incrementare il suo bottino di vittorie.
Vittime di infortuni poi sono stati anche Elie Gesbert, che comunque è riuscito a rimettere in carreggiata la sua stagione pur senza vincere, e Thibault Guernalec, che ha dovuto abbandonare la Vuelta in corso d’opera a causa di una caduta, quando però le cose stavano già andando piuttosto male, un po’ come in tutto il resto della stagione. Nella caduta di Bouhanni era rimasto coinvolto anche Kevin Ledanois, che però se l’è cavata senza troppe complicazioni. Il classe ’93, però, non è riuscito ad approfittarne ed ha vissuto una stagione anonima, in cui non è mai stato protagonista nelle varie fasi della corsa.
Non ci sono notizie di infortuni stagionali, invece, per Winner Anacona, che però ormai sembra non essere più in grado di fare l’importante lavoro in salita per cui era stato ingaggiato a inizio 2020. Con la partenza di Quintana, poi, la sua presenza in squadra, così come quella di Dayer (fratello di Nairo), perde il suo senso originario e per questo motivo entrambi lasceranno il team e torneranno a correre in Colombia.
– Thibaut Guernalec
— Kevin Ledanois
— Winner Anacona
Miglior Momento
Il momento più bello della stagione dell’Arkéa-Samsic è quando le corse sono già concluse, ovvero quando arriva la licenza WorldTour per il prossimio trienno. Tornando alla strada, il sesto posto al Tour era stato un grande risultato, ma si è trasformato nel momento peggiore della stagione dopo la positività di Quintana al Tramadol, e per questo motivo il momento da ricordare è quello di Warren Barguil esultante a Fermo al termine della quinta tappa della Tirreno-Adriatico. Il francese si impone nella tappa dei muri staccando uno dopo l’altro i compagni di fuga, provando ad attaccare già prima dell’ultimo muro, che però si rivela comunque decisivo. Dopo l’errore di strada di Evenepoel e Pogacar, infatti, è chiaro che saranno i fuggitivi a giocarsi il successo e così il francese lancia la stoccata sull’ultimo muro e può arrivare a braccia alzate sul traguardo.
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