Tirreno-Adriatico 2018, finalmente Kittel – Terzo Nizzolo

Marcel Kittel domina la prima volata della Tirreno – Adriatico 2018. Partito ai 200 metri, il tedesco non ha lasciato scampo ai suoi avversari, che non hanno potuto far altro che restargli sostanzialmente a ruota dopo che si è lanciato. Sul podio con il corridore della Katusha – Alpecin, al primo successo con i suoi nuovi colori, salgono Peter Sagan (Bora-hansgrohe) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo). Ai piedi del podio le sorprese Michal Kwiatkowski (Sky) e, soprattutto, Patrick Bevin (BMC).

Grazie al suo piazzamento, il corridore neozelandese supera così in classifica il compagno Damiano Caruso per la somma dei piazzamenti. Non ci sono altre variazioni notevoli nella generale, che vede comunque alcuni corridori perdere terreno a causa di una caduta a sette chilometri dalla conclusione che ha spezzato il gruppo a metà.

Sin dalle prime battute di gara si registrano i primi attacchi. Ad avere il via libera del gruppo sono Guy Sagiv (Israel Cycling Academy), Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo), Jacopo Mosca (Wilier-SelleItalia) e Nicola Bagioli (Nippo-Fantini), con quest’ultimo che passa in testa al GPM, conquistando così il diritto di indossare al traguardo la prima maglia degli scalatori. Mentre il quartetto ha un vantaggio di circa tre minuti allo scollinamento, Bagioli saluta la compagnia e aspetta di essere ripreso, lasciando così tre uomini al comando.

Il terzetto non si tira indietro e cerca di guadagnare il più possibile. Il vantaggio cresce in una prima fase sino a toccare i sei minuti dopo appena 30 chilometri di corsa. A quel punto la BMC accenna una prima reazione, portando di nuovo il ritardo sotto i cinque minuti, ma il traguardo è ancora molto lontano e gli attaccanti tornano a guadagnare fino a raggiungere un vantaggio massimo di 7’30” a metà corsa.

Da quel momento la Quick-Step Floors prende in mano la situazione assieme alla Mitchelton – Scott, in particolare con Niki Terpstra e Luke Durbridge, che sgretolano il margine degli attaccanti. Il trio al comando prova a resistere come può, ma ci vuole poco affinché il distacco si dimezzi e continui a scendere vertiginosamente fino ai due minuti. Da quel momento, quando al traguardo mancano poco più di 40 chilometri, c’è un leggero rallentamento del gruppo, che se la prende con più calma per riportarsi sotto.

All’entrata del circuito finale, posta a 25 chilometri dal traguardo, il vantaggio è ormai ridotto a 30 secondi. Al giro successivo, percorsi 8,3 chilometri, di secondi ne restano appena dieci, con il ricongiungimento che avviene a 12 chilometri dalla conclusione. Da quel momento in gruppo inizia la lotta per le prime posizioni, con i vari treni che si affiancano sfruttando l’intera sede stradale.

Il traguardo si avvicina velocissimo, in particolare con la Lotto Soudal che imprime un ritmo forsennato. Una caduta a 7 chilometri dalla conclusione spezza il gruppo, che chiaramente prosegue spedito verso l’arrivo. Si alternano in testa le varie formazioni dei velocisti, fino a quando la Katusha – Alpecin non prende in mano la situazione, proprio all’ultimo chilometro. Stavolta la compagine di Marcel Kittel fa tutto bene, lanciando il poprio capitano a 250 metri dalla conclusione. Il tedesco ha un attimo di esitazione quando si sposta Rik Zabel, ma nessuno ne approfitta e quando Kittel parte non c’è più niente da fare.

Ordine di Arrivo Seconda Tappa Tirreno Adriatico 2018

Classifica Generale

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