Le Samyn 2023, Milan Menten sorprende allo sprint – 4° Alberto Dainese, 5° Luca Mozzato

Grande volata di Milan Menten Le Samyn 2023. Il portacolori della Lotto – Dstny si è imposto nella semiclassica belga facendo valere il suo ottimo spunto veloce. Il classe 1996 nel finale è riuscito a rimontare e superare Edward Theuns (Trek-Segafredo), la cui squadra nel finale aveva lavorato duramente per metterlo nelle migliori condizioni. Il portacolori della Trek – Segafredo, poi, nel finale è stato recuperato anche da Hugo Hofstetter (Arkéa-Samsic) che è andato a prendersi al colpo di reni il secondo posto. Molto protagonisti anche nel finale gli italiani Alberto Dainese (DSM) e Luca Mozzato (Arkéa-Samsic) che hanno chiuso rispettivamente quarto e quinto.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Ci vogliono diversi chilometri prima che la fuga buona riesca a prendere il largo. Sette i corridori ad avvantaggiarsi; Gilles De Wilde (Team Flanders-Baloise), Stanislaw Aniolkowski (Human Powered Health), Kamil Malecki (Q36.5 Pro Cycling Team), Tord Gudmestad (Uno-X Pro Cycling Team), Mads Kristensen (Leopard TOGT Pro Cycling), Lenaic Langella e Philippe Jacob (Team Ecoflo Chronos), rapidamente riescono a guadagnare un margine sul gruppo che arriva a sfiorare i sei minuti dopo 50 chilometri di gara.

A quel punto, a lavorare in testa al plotone si portano gli uomini della Trek-Segafredo, ma la loro azione permette di recuperare solo una trentina di secondi nei successivi 50 chilometri, entrando negli ultimi 100 con 5’30” di ritardo. Affrontando le prime difficoltà di giornata, i battistrada rimangono in sei perché Langella perde contatto, mentre il gruppo inizia a recuperare rapidamente terreno, portandosi velocemente a 3’40”.

I tratti di pavé, i brevi strappi e le strade strette del circuito finale portano inevitabilmente ad un aumento della velocità in gruppo, e il vantaggio dei fuggitivi cala ulteriormente e, a 70 chilometri dalla conclusione, agli attaccanti rimane poco più di un minuto. In particolare in questa fase sono Lotto – Dstyn e Alpecin – Deceuninck ad aggiungersi alla Trek – Segafredo per tenere alta l’andatura. Anche davanti, quindi, gli uomini al comando decidono di alzare il ritmo e a farne le spese è Jacob che si rialza. Il forte nervosismo in gruppo porta anche la Q36.5, la Arkéa – Samsic e la Israel – PerimerTech a portarsi nelle prime posizioni.

I fuggitivi vengono così ripresi a 59 chilometri dalla conclusione e comincia, così, una fase di scatti, con la Lotto – Dstny molto attiva. I primi ad evadere dal gruppo sono qualche chilometro dopo Samuel Leroux (Go Sport-Roubaix Lille Metropole) e Riley Pickrell (Israel-PremierTech). Su di loro si riporta un gruppetto di uomini interessanti, tra i quali Victor Campenaerts (Lotto-Dstny), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) e Kasper Asgreen (Soudal-QuickStep). In questa fase di corsa, però, tra gli attaccanti non c’è grande accordo e gli inseguitori riescono ad andare a chiudere il buco, anche se l’andatura rimane alta e il gruppo allungato.

A 47 chilometri dalla conclusione una caduta coinvolge Fabio Jakobsen e Martin Svrecek (Soudal-QuickStep). I due faticano a rialzarsi e la corsa perde così uno degli attesi protagonisti: i due arriveranno con calma al traguardo prima di ritirarsi. La caduta, avvenuta nelle prime posizioni, causa anche una frattura nel gruppo, ma la situazione si ricompatta dopo poco. L’azione successiva si registra a 40 chilometri dall’arrivo e porta la firma della Ag2r Citröen Team che, dopo aver allungato il gruppo, manda in avanscoperta Stan Dewulf con un attacco che finisce per frazionare il plotone.

La prima parte del gruppo, infatti, riesce a guadagnare subito un bel margine, grazie anche alla forte presenza davanti di uomini della Lotto – Dstny. Ad una trentina di chilometri dall’arrivo, da questo drappello escono altri sei uomini: si tratta di Jenthe Biermans (Arkéa-Samsic), Campenaerts, Jarne van de Paar (Lotto-Dstny), Dewulf, Stuyven e Dries De Bondt (Alpecin-Deceuninck). Al momento dell’ingresso nell’ultimo giro di corsa gli attaccanti hanno un vantaggio di circa un minuto nei confronti di Mike Teunissen (Intermarché-Circus-Wanty) che viene, però, preso ripreso dal gruppo, tirato da Soudal – QuickStep, DSM e Intermarché-Circus-Wanty.

Il grande lavoro di queste squadre finisce per dimezzare il gap all’ingresso negli ultimi 20 chilometri di corsa, con i sei attaccanti che non sempre riescono a trovare l’accordo. Il primo a provare un attacco è Stuyven, senza successo, con van de Paar che perde contatto dalla testa della corsa. Nel frattempo il gruppo principale vive un momento di rallentamento, prima che inizino a lavorare gli Israel-PremierTech. Il vantaggio si attesa, quindi, così, attorno ai 22 secondi all’ingresso negli ultimi dieci chilometri.

Mentre in testa al gruppo tornano anche i DSM, De Bondt prova a sua volta ad allungare, portandosi dietro prima Stuyven, poi Campenaerts e infine tutti gli altri. Nel plotone la squadra neerlandese, però, non ha più uomini con cui andare a chiudere e, allora, Dainese prova a mettersi in azione in prima persona senza avere, però, successo. A quel punto è il Team Flandres-Baloise a tirare, mentre davanti finisce l’accordo. I cinque attaccanti vengono così ripresi a 4 chilometri dalla fine della corsa.

A quel punto cominciano le operazioni per preparare la volata, con i Trek – Segafredo che prendono il controllo della corsa. Sull’ultimo tratto di pavé si muove Soren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck). Questa azione finisce per rompere il gruppo, che, però, si ricompatta all’ingresso nell’ultimo chilometro di corsa. A quel punto i Trek lavorano a fondo per la volata di Theuns, ma da dietro gli Arkéa-Samsic e i DSM fanno confusione con Daniese e Mozzato che non riescono a coordinarsi con i compagni di squadra. A quel punto Menten riesce a trovare un varco che gli permette di presentarsi all’arrivo a braccia alzate.

Risultato Le Samyn 2023

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