Giro d’Italia 2022, fuggitivi ripresi a 700 metri dall’arrivo: Arnaud Démare fa tris in volata! Juan Pedro Lopez mantiene la Maglia Rosa

Terzo successo di tappa per Arnaud Démare al Giro d’Italia 2022. Dopo aver conquistato gli arrivi di Messina e Scalea, il velocista della Groupama-FDJ si è imposto anche sul traguardo di Cuneo al termine di una volata combattuta, nella quale il transalpino si è messo alle spalle Phil Bauhaus (Bahrain Victorious) e Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl). Il gruppo, nel quale i big sono arrivati tutti assieme, ha rischiato di essere beffato dai fuggitivi di giornata, che sono stati ripresi a soli 700 metri dalla conclusione. Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) riesce quindi a mantenere la Maglia Rosa con 12″ di vantaggio su Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) e João Almeida (UAE Team Emirates), mentre alle loro spalle non è più presente Romain Bardet (Team DSM), ritiratosi a inizio tappa per problemi fisici.

Raggiunto il chilometro zero, sono diversi i corridori che cercano di avvantaggiarsi, con Eolo-Kometa, Lotto Soudal ed EF Education-EasyPost tra le squadre più attive nel tentare di inserire un uomo in fuga. Dopo circa nove chilometri dal via, Filippo Tagliani (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Julius Van Den Berg (EF Education-EasyPost) e Mirco Maestri (Eolo-Kometa) riescono a prendere un po’ di margine, ma poco dopo su di loro rientrano anche Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen) e Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma), andando così a formare un drappello di cinque corridori che riceve velocemente il via libera dal gruppo. In breve, infatti, il margine dei battistrada raggiunge i due minuti, superando i tre quando il tracciato abbandona la costa ligure per puntare verso l’entroterra, con la strada che inizia a salire leggermente.

Proprio in questa fase si registra il ritiro di Romain Bardet (Team DSM), che si sfila dal gruppo fermandosi a lato della strada e, dopo pochi minuti, sale in ammiraglia per alcuni problemi di salute avvertiti sin dalla giornata di ieri. Dopo il passaggio dal traguardo volante di Pieve di Teco, conquistato da Tagliani, i fuggitivi approcciano quindi l’unico GPM di giornata, quello del Colle di Nava, lungo il quale Tagliani perde contatto dalla testa della corsa, mentre i rimanenti quattro attaccanti scollinano con ben 6’47” di vantaggio sul plotone, dove a lavorare per cercare di contenere il ritardo sono le squadre dei velocisti. Poco dopo il transito dal GPM, Tagliani, ormai lontano quasi tre minuti dagli ex compagni di fuga, si rialza definitivamente e si fa riassorbire dal gruppo, tirato soprattutto da Groupama-FDJ, UAE Team Emirates e Quick-Step Alpha Vinyl.

I lunghi chilometri seguenti, tutti in leggerissima discesa, vedono però i battistrada mantenere ancora un buon margine, tanto che ai -50 dall’arrivo il ritardo del gruppo è ancora di 4’38”. Il braccio di ferro tra i fuggitivi e gli inseguitori prosegue anche nel tratto seguente, quando la strada torna a salire in maniera leggera prima dello sprint intermedio di San Michele di Mondovì, dove Van Den Berg passa per primo. Entrando negli ultimi 30 chilometri, però, la velocità del plotone aumenta ulteriormente anche grazie all’arrivo degli uomini della Israel-Premier Tech, e questo, oltre a permettere di recuperare ulteriore terreno, porta anche il gruppo a spezzarsi in due tronconi. Nessuno dei big della generale, se non i già lontani Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) e Richie Porte (Ineos Grenadiers), si fa però sorprendere da questa frattura.

Anche se l’accordo tra i quattro attaccanti rimane ancora buono, la forte accelerazione del plotone fa sì che il gap diminuisca più velocemente nei chilometri seguenti, tuttavia ai -10 dall’arrivo la testa della corsa mantiene ancora poco più di un minuto di margine. Le ultime trenate dei gregari dei velocisti e gli ultimi 2000 metri in leggera salita sono però fatali per i battistrada, che poco prima della flamme rouge smettono anche di collaborare; Van Den Berg prova quindi un ultimo disperato attacco, ma gli altri lo vanno a riprendere, mentre il plotone è ormai vicinissimo e lanciato verso la volata. A 700 metri dalla conclusione, dunque, termina l’avventura dei fuggitivi, anche se Maestri prova ancora per qualche metro a resistere, tirando però in pratica la volata ai Groupama-FDJ. A 200 metri dal traguardo parte quindi lo sprint di Arnaud Demare, al quale provano ad affiancarsi Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl) e, in rimonta, Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), che però si devono arrendere allo strapotere dello sprinter transalpino.

Risultato Tappa 13 Giro d’Italia 2022

Classifica Generale Giro d’Italia 2022

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