Giro d’Italia 2021, Mauro Schmid conquista Montalcino! Bernal guadagna ancora, Evenepoel perde 2′
Primo successo in carriera per il 21enne Mauro Schmid. Il neoprofessionista elvetico della Qhubeka Assos si è infatti imposto nell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2021, caratterizzata dai settori di sterrato, battendo in uno sprint a due Alessandro Covi (UAE Team Emirates). I due facevano parte della fuga di undici corridori che ha caratterizzato la giornata e che ha avuto fino a 14′ di vantaggio sul plotone, mantenendone 3′ al traguardo sui favoriti al successo finale. Terzo posto per un altro degli attaccanti, Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), giunto a 26″, mentre tra i big guadagna ancora in classifica generale la Maglia Rosa Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che ha staccato tutti nel finale. Il colombiano guida ora la graduatoria con un vantaggio di 45″ su Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) e 1’12” su Damiano Caruso (Bahrain Victorious), mentre è scivolato al settimo posto Remco Evenepoel (Deceuninck-QuickStep), che oggi ha perso più di due minuti.
Fin dal chilometro zero partono diversi scatti, ma stavolta basta la prima azione decisa a portare via la fuga di giornata. Riescono a evadere dal plotone Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Harm Vanhoucke e Roger Kluge (Lotto Soudal), Simon Guglielmi (Groupama-FDJ), Enrico Battaglin (Bardiani-CSF), Mauro Schmid e Bert-Jan Lindeman (Team Qhubeka-Assos), Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty Gobert Matériaux), Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) e Lawrence Naesen (Ag2r Citroen). Questi undici hanno subito il benestare del gruppo, che non vede uomini pericolosi in ottica classifica generale. In testa al gruppo si mette la sola Ineos-Grenadiers a tirare, senza alcuna intenzione di fare un ritmo particolarmente sostenuto. In questo modo il margine tra fuga e plotone lievita in poco tempo, fino a raggiungere addirittura i 14 minuti a circa 100 chilometri dalla conclusione.
Come da pronostico, la corsa si accende nel primo settore di sterrato: mentre i battistrada procedono di comune accordo, Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers) impone un ritmo indiavolato, frazionando il gruppo in più tronconi. Davanti, oltre alla maglia rosa di Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) e alla ciclamino Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), particolarmente brillanti, rimangono meno di una ventina di corridori: Giulio Ciccone, Vincenzo Nibali e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Attila Valter e Antoine Duchesne (Groupama-FDJ), Matteo Jorgenson, Albert Torres, Marc Soler e Nelson Oliveira (Movistar), Romain Bardet (Team DSM), Gianni Moscon e Jhonatan Narváez (Ineos-Grenadiers), Ruben Guerreiro (EF-Nippo), George Bennett (Jumbo-Visma), Gorka Izagirre (Astana-Premier Tech) e Quinten Hermans (Intermarché-Wanty Gobert Matériaux). L’accelerazione è talmente clamorosa da portare il ritardo dalla testa ad appena 9 minuti.
Rimangono distanziati di mezzo minuti invece gli altri uomini di classifica: l’Astana di Aleksandr Vlasov e la Deceuninck-Quick-Step di Remco Evenepoel, timidamente aiutate dalla EF Education-Nippo di Hugh Carthy, organizzano l’inseguimento, coordinando un vero e proprio testa a testa. Alla fine gli inseguitori riescono a rientrare sul gruppo maglia rosa a circa 50 chilometri dalla conclusione, aiutando anche un Simon Yates (Team BikeExchange) tutt’altro che a suo agio sullo sterrato. Tra i big della generale, solo Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) si perdono tra le campagne toscane, uscendo definitivamente di classifica.
Intanto in fuga si susseguono le scaramucce: Lindeman perde presto contatto, mentre si muovono a turno prima Kluge con Schmid, poi Covi con Guglielmi. Tutti i tentativi comunque vengono annullati, mentre dal gruppo a 40 chilometri dall’arrivo provano a partire George Bennett e Tobias Foss (Jumbo-Visma). Il duo guadagna una ventina di secondi, ma viene presto ripreso dal plotone, dal quale ha nel frattempo perso contatto un Sagan forse troppo generoso nel tratto precedente.
Sul terzo settore di sterrato di nuovo la bagarre. Bernal si accorge delle difficoltà di Evenepoel e attacca in prima persona, aumentando il ritmo. Il giovane belga si stacca presto e continua il suo personale calvario da solo, senza il supporto dei compagni di squadra per diversi chilometri: solo quando il suo distacco dai rivali si aggira intorno al minuto viene fermato Joao Almeida (Deceuninck-Quick-Step), che si sacrifica per dargli una mano. Nel gruppo Maglia Rosa Moscon si mette a dettare il ritmo, mandando in crisi Jai Hindley (Team DSM) e Bennett e facendo lievitare il margine sulla maglia bianca. Nel frattempo in testa Van der Hoorn e Kluge, già in difficoltà in precedenza, perdono contatto, mentre gli altri otto superstiti si presentano insieme all’ingresso dell’ultimo settore di sterrato, con il gruppo Maglia Rosa che ci arriva circa cinque minuti dopo.
Davanti, De Bondt e Covi riescono a prendere un po’ di vantaggio, con Schmid che li raggiunge poco dopo, mentre Gavazzi, Battaglin e Kluge vengono coinvolti in una caduta. Usciti dal tratto di sterrato e iniziato il tratto più duro del GPM del Passo del Lume Spento, De Bondt perde contatto, mentre Covi e Schmid proseguono di comune accorso, scollinando assieme. Nel gruppo dei big, invece, è la EF Education-Nippo a prendere in mano la situazione dopo un settore di sterrato che fa poche vittime; il ritmo della formazione statunitense è fatale per Soler, Nibali e Ciccone, mentre Buchmann riesce a prendere qualche secondo di vantaggio. In prossimità dello scollinamento Vlasov accelera, immediatamente seguito da Bernal, che risponde al russo e lo stacca, andando a riprendere Buchmann.
Davanti intanto, Schmid e Covi sono ormai nelle ultime centinaia di metri, con l’elvetico che inizia lo sprint finale in testa. Covi lo affianca ma non riesce a superarlo e alla fine desiste, con il il corridore della Qhubeka Assos che può così esultare a braccia alzate. Dietro, Buchmann e Bernal giungono insieme all’ultimo chilometro, ma la Maglia Rosa stacca il tedesco negli ultimi metri, mentre gli altri big di classifica giungono uno ad uno all’arrivo con ritardi compresi tra i 30″ e i 2′.
Risultato Tappa 11 Giro d’Italia 2021
Classifica Generale Giro d’Italia 2021
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