Presentazione Squadre 2023: Bora-hansgrohe
La Bora-hansgrohe vuole confermarsi una grande squadra da Grandi corse a tappe. Dopo aver cambiato obiettivi rispetto alle stagioni precedenti, quando la squadra era incentrata sulle classiche e Peter Sagan, la formazione tedesca è riuscita subito, nel 2022, ad avere successo, portandosi a casa il Giro d’Italia. L’obiettivo nella stagione entrante è quindi principalmente quello di confermarsi sul palcoscenico dei Grandi Giri, pur non abbandonando completamente le classiche, per le quali ci sono ancora corridori interessanti nell’organico.
Gli uomini più attesi
Dopo la vittoria del Giro d’Italia, i riflettori sono inevitabilmente puntati su Jai Hindley. L’australiano nel 2023 non tornerà al Giro, ma parteciperà al Tour de France per la prima volta in carriera, con lo scopo di lottare per vincerlo. Ottimo scalatore, con l’assenza di cronometro significative, proverà ad innalzarsi al livello dei migliori al mondo. Al suo fianco ci sarà Emanuel Buchmann, scalatore regolarista, che potrebbe diventare un’interessante alternativa in ottica classifica generale, come dimostra il quarto posto finale ottenuto dal tedesco alla Grande Boucle del 2019. Meno appariscente negli ultimi anni, complici alcuni problemi di salute, non si è fatto problemi a sacrificarsi per i compagni, ma se dovesse avere la giusta occasione potrebbe essere una pedina importante.
Il compito di difendere il titolo al Giro d’Italia sarà quindi affidato al russo Alexander Vlasov. L’ex Astana si è mostrato sempre competitivo nei Grandi Giri e nel 2023 sembra pronto per assumersi le responsabilità del capitano unico. Il classe ’96, inoltre, è anche un corridore molto forte nelle corse di un giorno più dure e per questo lo vedremo lottare anche nelle Ardenne, fermamente intenzionato a scacciare la sfortuna e confermarsi uno dei corridori più interessanti e completi quando la strada sale.
Ardenne dove dovrebbe vedersi anche Maximilian Schachmann, che vuole riscattarsi dopo un 2022 difficile. Per farlo, il classe ’94 ha aggiunto al suo programma anche il Giro delle Fiandre, con l’obiettivo di farsi vedere quanto più possibile nelle classiche. Il tedesco, che alle doti in salita unisce anche buona propensione alle sprint e difesa nelle cronometro, spera inoltre di fare bene anche nelle brevi corse a tappe e di poter andare a caccia di successi di tappa nei Grandi Giri, cose che gli sono spesso riuscite in passato, facendone uno dei leader del team.
Le tappe saranno anche il terreno di caccia di Lennard Kamna, che si è invece ritrovato, a suon di ottime prestazioni, nel 2022. Il tedesco sarà al Giro d’Italia, sperando di ripetere le imprese dello scorso anno, quando ha vinto una tappa e si è poi rivelato fondamentale per la vittoria di Hindley. Corridore a sua volta piuttosto completo e regolare, sarà elemento prezioso nelle dinamiche complessive del team.
Tornando alle classiche, poi, quest’anno è arrivato Bob Jungels, che ha già nel palmares una Liegi-Bastogne-Liegi. Il lussemburghese proverà a fare risultato nelle classiche, compreso il pavé, per poi disputare il Tour in estate in supporto a Hindley, ma con una discreta dose di libertà per andare a caccia di vittorie parziali. È invece ancora in via di definizione in calendario di Sergio Higuita, che dovrebbe disputare la Vuelta a España, con la possibilità di essere tra i capitani, anche se finora in carriera non ha mai tenuto lungo tre settimane di gara. Lo scalatore colombiano è anche dotato di un discreto spunto veloce, che ne fanno uno dei corridori più interessanti nelle classiche più dure sia in primavera che nel finale di stagione.
Per il pavé l’uomo di riferimento dovrebbe essere l’esperto tedesco Nils Politt, affiancato però da Jordi Meeus e Ide Schelling, due corridori molto versatili, capaci di trovare il risultato sia attaccando da lontano che in sprint a ranghi ristretti. Non sembra essere una formazione di primo piano, ma possono giocare un ruolo da outsider e cercare di approfittare delle situazioni tattiche che possono rendere più complesso l’operato dei favoriti e delle grandi squadre.
Per le volate pure, invece, il capitano sarà Sam Bennett, che è tornato nel team lo scorso anno e ha ripreso subito a vincere, pur dovendo rinunciare al Tour. Il velocista irlandese tornerà alla Grande Boucle nel 2023 con l’obiettivo di vincere sul palcoscenico più importante al mondo. Il classe ’90, che alla scorsa Vuelta si è confermato a grandi livelli pur senza un treno dedicato, sarà impegnato anche alla Milano-Sanremo e nelle classiche primaverili dal profilo altimetrico più semplice per cercare di portare vittorie già nella prima parte di stagione. Nel treno delle volate, poi, c’è anche Danny van Poppel, che nel recente passato si è ritagliato un ruolo primario come guida ma che è pronto anche a sprintare in prima persona in assenza di Bennett.
Gli italiani Matteo Fabbro e Cesare Benedetti (che ormai già da un po’ ha preso la cittadinanza polacca) dovranno principalmente lavorare per i compagni, rispettivamente in salita e in pianura, ma sono corridori che hanno mostrato di saper sfruttare le occasioni che gli vengono concesse. Più difficile, invece, inquadrare quello che sarà il ruolo di Patrick Konrad, reduce da un 2022 sotto tono, ma che in passato è stato in grado sia di fare classifica nei Grandi Giri che di trasformarsi in cacciatore di tappe.
Ruolo rilevante avrà anche l’esperto austriaco Marco Haller, sia come specialista delle gare di un giorno che come “regista”. Importante, sotto questi aspetti, l’arrivo di un “passistone” come Nico Denz, che potrà sicuramente svolgere compiti importanti nell’economia della squadra, anche nelle corse a tappe. Laddove la strada salirà, ci saranno possibilità di mettersi in mostra anche per l’austriaco Patrick Gamper, mentre c’è curiosità su Anton Palzer: da vedere se il 2023 sarà l’anno in cui l’ex sci-alpinista tedesco sboccerà definitivamente anche da ciclista.
Le giovani promesse
Passare pro a 18 anni con la nomea di nuovo Remco Evenepoel non è di certo facile, a maggior ragione nell’anno in cui il nativo di Scheepdal ha vinto tutto il possibile, titolo del mondo compreso. Cian Uijtdebroeks non ha di certo vissuto una stagione simile alla prima da pro del suo illustre connazionale, ma allo stesso tempo la sua stagione è stata comunque positiva per un pro, con buoni risultati tra i professionisti, nei quali ha corso col piglio giusto. Inoltre, la vittoria del Tour de l’Avenir conferma che siamo di fronte a una delle grandi stelle del futuro.
Il 2022 è stato il primo anno da pro anche per il tedesco Luis Joe Luhrs, che è pronto a continuare il processo di crescita iniziato nel vivaio del team. Al suo secondo anno nel team, invece, Frederik Wandhal ha convinto e per questo nel 2023 gli verrà offerto un posto in un Grande Giro, principalmente con lo scopo di aiutare il team e fare esperienza per il futuro.
Anche Florian Lipowitz ha già corso con la squadra, in qualità di stagista nella seconda parte di 2022, e ha convinto il team. Il classe 2000, infatti, ha firmato un contratto di due anni, durante i quali proverà a ritagliarsi un suo spazio nelle gerarchie della squadra tedesca. Infine, tra i corridori più promettenti del team c’è sicuramente Giovanni Aleotti. Il corridore emiliano dovrebbe mettersi al servizio dei compagni in salita al Giro, mentre nel resto della stagione avrà occasioni anche per fare classifica in prima persona nelle brevi corse a tappe, come gli è successo negli ultimi due anni con le vittorie al Sibiu Tour. L’obiettivo del 2023 è quello di portare a casa delle vittorie anche in corse di maggiore spessore.
Organico Bora – hansgrohe 2023
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |