Presentazione Squadre 2021: Astana – PremierTech
La Astana – PremierTech si presenta al via della nuova stagione puntando sulla crescita dei propri giovani. Oltre a quelli già presenti in rosa, il CicloMercato ha portato altri prospetti decisamente interessanti, fra cui quattro neoprofessionisti, il cui impatto tra i grandi però sarà ovviamente tutto da scoprire. La squadra rimane, come da tradizione, impostata sulle corse a tappe, da una o più settimane, anche se proprio la presenza di tanti giovani corridori potrebbe far propendere per un approccio più aggressivo votato ai successi parziali. Non mancano poi, come già dimostrato nelle ultime stagioni, gli uomini in grado di primeggiare nelle corse di un giorno che fanno della formazione di Alexandr Vinokourov una delle più competitive anche in vista della nuova stagione.
GLI UOMINI PIÙ ATTESI
Il più atteso sarà, ancora una volta, Jakob Fuglsang, che nelle ultime stagioni ha conquistato i risultati più prestigiosi per la formazione kazaka. Quest’anno il danese, che nel 2020 col successo a Il Lombardia ha conquistato la seconda Monumento della sua carriera (dopo la Liegi-Bastogne-Liegi del 2019), sembra voler decisamente puntare sulle corse di un giorno, probabilmente lasciando da parte le ambizioni di classifica nei GT. Il classe 1985 negli ultimi due anni ha dimostrato di non sentire il peso dell’età, anzi, sembra aver raggiunto continuità di risultati e prestazioni di alto livello mai ottenute in carriera. Risultati che lo pongono, quindi, come l’uomo di riferimento per tutto il team.
L’esperienza del corridore danese potrebbe essere preziosa soprattutto per Aleksandr Vlasov. Il russo è stato una delle più grandi rivelazioni del 2020 e sarà chiamato quest’anno a confermare, se non addirittura a migliorare, quanto di buono fatto già vedere nell’ultima stagione. Sarà lui il corridore sul quale la formazione kazaka punterà nelle corse a tappe, specialmente dopo la partenza di Miguel Angel Lopez, anche se ancora non si conoscono i suoi programmi nel dettaglio. Siamo sicuri che lo vedremo al via di un Grande Giro dove, dopo l’esperienza acquisita l’anno appena concluso, punterà a fare bene in classifica generale. Da non sottovalutare le sue possibilità anche nelle brevi corse a tappe, così come nelle corse di un giorno più impegnative.
Come ormai da tradizione, la compagine kazaka può contare sull’apporto di diversi scalatori esperti, in grado di aiutare i capitani nelle corse da tre settimane ma, in caso di necessità, di cercare il successo personale. È il caso di un cacciatore di tappe come Omar Fraile, che più volte ha regalato soddisfazioni alla squadra inserendosi nella fuga del mattino per poi sbaragliare la concorrenza e resistere fino al traguardo, anche nelle corse più importanti. Il maestro delle azioni da lontano concluse con colpi da finisseur rimane comunque Luis Leon Sanchez, che nonostante i 37 anni da poco compiuti sarà ancora uno degli uomini da tenere in considerazione. Sia per le salite sia per le brevi corse a tappe naturalmente sarà importante il ruolo di Ion e Gorka Izagirre, i fratelli baschi forti in salita e in grado di difendersi a cronometro. Ottime seconde linee per la classifica, ma in grado anche di portare successi in prima persona, come dimostrato anche nell’ultima stagione, nonché di offrire un contributo importante in supporto ai leader.
Nel complesso, il team sembra un filo meno attrezzato su percorsi meno mossi. Certo nelle classiche collinari e sulle salite secche spicca la qualità di Alexey Lutsenko, l’anno scorso in grado di imporsi in una tappa al Tour de France e più volte protagonista nelle corse da un giorno e nelle brevi corse a tappe. Il kazako è un corridore piuttosto discontinuo, ma pressoché inarrestabile nelle giornate migliori, nelle quali nessun traguardo sembra essergli precluso tanto che anche il pavé può essere un terreno in cui provare a giocarsi le proprie carte. Per le volate, soprattutto se con un percorso ondulato, Alex Aranburu ha già dimostrato di poter lottare per piazzamenti importanti: nel 2021 ci si attende un ulteriore passo in avanti e il suo primo successo con la squadra kazaka. Tornato alla vittoria, anche Fabio Felline può dare un contributo importante nelle corse da un giorno e negli sprint atipici, oltre che dare una mano importante ai capitani vista la sua poliedricità.
LE GIOVANI PROMESSE
Detto che tra i giovani il talento più cristallino, o almeno già più affermato, sembra essere Vlasov, sono tanti i corridori pronti a esplodere con la maglia dei kazaki. Da italiani seguiremo con grande interesse la seconda stagione da professionista di Samuele Battistella, tra i migliori Under 23 (di cui è stato campione del mondo due anni fa) e talvolta in mostra prima che i problemi della NTT potessero minarne la prima annata tra i grandi. Arriverà più maturo e con più tempo per la preparazione, due fattori che potrebbero permettergli di farsi notare nelle classiche e nelle cronometro.
Qualche risposta in più è già arrivata dall’altro giovane Matteo Sobrero, classe 1997, che ha fatto già intravedere le sue doti da cronoman nelle prove contro il tempo del Giro d’Italia, oltre al quinto posto nel campionato italiano. È atteso da ulteriori miglioramenti, soprattutto nelle cronometro, anche in ottica azzurra. Per forza di cose, avrà qualche aspettativa in meno Andrea Piccolo, alla sua prima stagione da professionista non ancora ventenne. Anche lui ha dimostrato ottime doti nelle prove contro il tempo laureandosi nel 2019 campione europeo della specialità tra gli juniores, con il team che inizialmente gli chiederà soprattutto di fare esperienza. Tuttavia, chissà che non possa già mettersi in mostra con qualche piazzamento visto il notevole potenziale già mostrato, anche su altri terreni.
Tra gli altri corridori, uno dei più attesi, anche dalla direzione del team, è lo scalatore colombiano Harold Tejada, che alcuni aspettavano già più pronto, ma che è stato sicuramente penalizzato dal calendario accorciato. Nel 2020 non ha avuto molte occasioni per mettere in mostra le proprie qualità tra i professionisti, ma qualche spunto interessante è stato comunque capace di evidenziarlo: ora servirà un passaggio in più, quello di arrivare a lottare per risultati importanti. Desta inoltre curiosità il giovane spagnolo Javier Romo: classe 1999 con una passato da triatleta, a causa della mancanza di gare per la pandemia ha scelto di dedicarsi interamente al ciclismo, dove si è subito laureato campione nazionale Under 23 nel 2020. Come sempre, avranno spazio anche alcuni giovani kazaki: se la prima stagione tra i grandi di Vadim Pronskiy è stata piuttosto anonima, ma è un corridore che potrebbe comunque cogliere qualche risultato interessante crescendo, per il momento sono ancor più acerbi Yevgeniy Fedorov, che vanta qualche buon risultato nel suo percorso di crescita in cui spiccano i successi in corse di buon livello come Tropicale Amissa Bongo e Tour de Langkawi, e Gleb Brussenskiy, entrambi classe 2000, saranno al primo impatto con i professionisti.
LA SQUADRA
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