Tour de France 2018, Presentazione Percorso e Favoriti Tredicesima Tappa: Bourg d’Oisans – Valence

La quiete dopo la tempesta. Dopo le fatiche alpine il Tour de France 2018 torna a strizzare l’occhio ai pochissimi velocisti rimasti, offrendo una concreta opportunità anche a chi vorrà provare l’azione da lontano. Il tracciato della tredicesima tappa, 169.5 chilometri da Bourg d’Oisans a Valence, si snoda nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi fino a raggiungere il cuore del Delfinato, con la sede d’arrivo che corrisponde a quella del prologo del Criterium vinto poco più di un mese fa da Michal Kwiatkowski (Team Sky). Appena due i Gpm previsti per un percorso che sulla carta non presterebbe il fianco ai coraggiosi. La morìa di velocisti che si è registrata sulle Alpi, però, può ribaltare ogni scenario.

La partenza è in discesa e si inizierà a salire soltanto dopo 30 chilometri, quando è in programma la Côté de Brié (3ª cat., 2,4 km al 6,9%), sulla quale non ci sarà battaglia per la maglia a pois ma dove potrebbe comporsi la fuga. Superata una discesa lunga poco meno di 10 chilometri, si va verso il Traguardo Volante di Saint Quentin sur Isère, posto al chilometro 71. Al chilometro 109.5 si incontra il secondo e ultimo Gpm previsto sul tracciato, la Côté de Sainte-Eulalie-en-Royans, poco più di un cavalcavia (1,5 km al 4,9%) che precede gli ultimi 60 chilometri. Da Saint Nazare en Royans si salirà ancora per un po’, mentre negli ultimi 30 chilometri sono tutti in lieve discesa. Arrivo su una sede stradale ampia ma con due semicurve a destra negli ultimi 500 metri.

Su questo traguardo nel 2015 si impose André Greipel, uscito di scena oggi nei primi chilometri della frazione che conduceva all’Alpe d’Huez, davanti a John Degenkolb e Alexander Kristoff. Allora la tappa partiva da Mende, dove la carovana gialla arriverà sabato.

ORARIO DI PARTENZA: 13:45

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 17:21-17:41

DIRETTA TV: 13:25 Eurosport / 13:35 Raisport / Rai3 15:00

HASHTAG UFFICIALE: #TDF2018

Favoriti Tredicesima Tappa Tour de France 2018

Il trittico alpino ha mietuto diverse vittime illustri nella pattuglia dei velocisti. Messi fuori giochi dallo sforamento del tempo massimo verso La Rosiére sia Marcel Kittel (Katusha-Alpecin) che Mark Cavendish (Dimension Data), con i due volte vincitori di tappa Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) e Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo) che hanno alzato bandiera bianca verso l’Alpe d’Huez al pari di André Greipel (Lotto Soudal), ultimo vincitore a Valence alla Grande Boucle nel 2015. Come inciderà il dimezzamento sulle sorti della tappa?

Al netto delle defezioni sono comunque diverse le formazioni ad avere in organico una ruota veloce in grado di puntare al successo. Le possibilità di tenere chiusa la corsa dipenderanno però dalla capacità di aver smaltito le tossine accumulate nelle precedenti 72 ore e dall’eventuale consistenza – qualitativa e numerica – dell’azione di giornata. Chi ha grosse chance di ben figurare su un traguardo simile sono due degli scontenti della prima settimana: Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ), i quali dovrebbero avere le rispettive squadre a completa disposizione.

Ha blindato la propria maglia verde e speso più dei due avversari di cui sopra Peter Sagan (Bora Hansgrohe). Il tre volte iridato non avrebbe forse avuto chance nel confronto diretto con gli ultimi sprinter ad averlo battuto, ma può quantomeno lottare alla pari contro chi è rimasto. Più bravo di chiunque altro a saltare sulle ruote migliori, non avrà particolari problemi a districarsi nelle fasi finali. E non sarebbe neppure una grossa sorpresa vederlo andare all’attacco da lontano qualora dovesse formarsi un gruppo ben nutrito.

Secondo su questo traguardo nel 2015 fu John Degenkolb (Trek-Segafredo). Il tedesco si è rilanciato ad alti livelli aggiudicandosi la tappa di Roubaix e chissà che non riesca a ripetersi anche in un arrivo a ranghi compatti, con le numerose assenze che potrebbero contribuire a mitigare quella paura nel gettarsi nella mischia derivante dalla rovinosa caduta in cui rimase coinvolto ad inizio 2016. Sempre nelle top ten della prima settimana, Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert) può approfittare della situazione per scalare posizioni nell’ordine d’arrivo, con l’Italia che può provare a dire la sua anche con Sonny Colbrelli (Bahrain Merida), spesso più scaltro di ogni avversario nel ricavarsi spazi redditizi in volate senza un vero e proprio padrone.

La seconda fila è guidata da Christophe Laporte (Cofidis, Solutions Crédits), che ha finora nei quinti posti ottenuti a Fontenay-le-Comte e a Chartres i suoi migliori piazzamenti, con il tedesco Nikias Arndt (Sunweb) e il finora impalpabile Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) che proveranno a recitare analogamente il ruolo di guastafeste. Può provare a inventarsi qualcosa anche Ariel Maximiliano Richeze (Quick-Step Floors), finora luogotenente di Gaviria e ora rimasto senza compagno da proteggere. Le sue velleità dipenderanno dalle scelte della formazione belga, che potrebbe anche decidere di fare corsa dura gettando più uomini all’attacco dopo aver ormai rinunciato alla classifica generale con Bob Jungels.

Si candidano inoltre per un posto nella top ten corridori come Timothy Dupont (Wanty-Groupe Gobert), Thomas Boudat (Direct Energie), Daryl Impey (Mitchelton Scott) e quel Magnus Cort Nielsen (Astana) che non ha ancora lasciato tracce della sua presenza alla Grande Boucle. Qualora nessun treno dovesse organizzarsi a dovere, potrebbe osare anche l’ex maglia gialla Greg Van Avermaet (BMC Racing Team).

Per un’eventuale fuga sono invece diversi gli indiziati. Non avrebbero chance in caso di arrivo allo sprint formazione come la EF-Drapac Cannondale di Sep Vanmarcke e Simon Clarke, la Fortuneo-Samsic di Kévin Ledanois e Laurent Pichon, la dimezzata Katusha-Alpecin che può provare a inserire Ian Boswell e la Lotto Soudal dell’aficionados alle avanscoperte Thomas De Gendt.

Borsino dei Favoriti

***** Peter Sagan
**** Alexander Kristoff, Arnaud Démare
*** John Degenkolb, Andrea Pasqualon, Sonny Colbrelli
** Christophe Laporte, Ariel Maximiliano Richeze, Nikias Arndt, Edvald Boasson Hagen
* Timothy Dupont, Thomas Boudat, Daryl Impey, Magnus Cort Nielsen, Greg Van Avermaet

Meteo Previsto Tredicesima Tappa Tour de France 2018

Parzialmente nuvoloso. Precipitazioni 20%. Umidità 40%. Vento fino a 14 km/h verso NO. Temperatura minima 29°C, massima 32°C.

Maggiori insidie Tredicesima Tappa Tour de France 2018

Le fatiche accumulate negli ultimi giorni rischiano di complicare una tappa apparentemente semplice. Gli sviluppi dipenderanno infatti dalla volontà delle formazioni che hanno in organico uomini veloci di tenere chiusa la corsa. Per il resto il tracciato non registra grossi pericoli e non dovrebbe rappresentare una minaccia il vento. Il finale è particolarmente tortuoso.

Cronotabella Tredicesima Tappa Tour de France 2018

Tour de France 2018 Cronotabella T13

Altimetria e Planimetria Tredicesima Tappa Tour de France 2018

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