Analisi Percorso Giro del Delfinato 2019: otto giorni ideali per preparare la Grande Boucle

Con il Giro del Delfinato 2019 comincia anche il mese di avvicinamento al Tour de France. La corsa francese sud-orientale, che si correrà dal 9 al 16 giugno, è l’antipasto più classico verso la Grande Boucle, grazie ad un percorso che ne ricalca in piccolo le caratteristiche e dà l’opportunità ai corridori di prendere confidenza con alcune delle strade che incontreranno qualche settimana più tardi. Ci sarà spazio per tutte le tipologie di corridori, dai velocisti agli scalatori, passando per i cronoman e i cacciatori di tappa. Anche quest’anno il divertimento dovrebbe essere assicurato.

Percorso Giro del Delfinato 2019

Già la partenza rappresenta qualcosa di innovativo, visto che si partirà dal dipartimento di Cantal, dalla cittadina di Aurillac per terminare a Jussac dopo 142 chilometri di corsa. In apertura di gara verrà affrontata la salita di Puy Mary (1a cat., 11,1 km al 5,9%), alla quale seguiranno diversi strappi meno impegnativi. Al chilometro 68 ci sarà spazio per la Côte de Besse (4a cat., 2,8 km al 4,8%), che verrà seguita dalla Côte de Saint Cernin (3a cat., 5,1 km al 4,1%), e poi, una volta entrati nel circuito finale da affrontare due volte, lungo 22,5 chilometri, la Côte de Roquenatou (2a cat., 3,7 km al 6,7%). La seconda volta verrà superata a 18 chilometri dall’arrivo, coi velocisti che dovranno così sudarsi la volata.

Discorso simile per la seconda tappa, che si conclude a Craponne-sur-Arzon dopo 180 chilometri di gara. In apertura da affrontare ci saranno la Côte de Moussages (2a cat., 3,6 km al 7%), la Côte de la Martel (3a cat., 2,6 km al 5,6%), la Côte de Cheylade (3a cat., 5,2 km al 4,9%), la Côte de la tourbière du Jolan (4a cat., 2,3 km al 5,2%) e la Côte de Chavanon (3a cat., 4,1 km al 5,3%). La frazione si indurisce poi negli ultimi 50 chilometri, con la Côte de la Baraque (3a cat., 5,2 km al 4,1%), la Côte de la Barbatte (2a cat., 6,1 km al 6,7%) e soprattutto quella di Saint Victor sur Arlanc (2a cat., 3,2 km al 8,9%), che a 18 chilometri dall’arrivo potrebbe scremare il gruppo e condurre a una volata ristretta.

La frazione altimetricamente più semplice è sicuramente la terza con arrivo a Riom. La Côte d’Allègre (4a cat., 2,5 km al 4,6%), la Côte de Piboulet (4a cat., 5,1 km al 3,3%), la Côte de Courpiere (4a cat., 3 km al 4%) e la Côte de Coulaud (4a cat., 1 km al 7%) non fanno paura, a maggior ragione perché lontane dal traguardo. I velocisti, quindi, avranno una chance da non perdere.

Il primo vero scossone alla classifica generale arriverà nella cronometro individuale del quarto giorno, che partirà e terminerà a Roanne per un giro di 26,1 chilometri. Sarà una prova contro il tempo quasi del tutto pianeggiante, ma lo strappo di Saint André d’Apchon (2,3 km al 7,6%) dopo undici chilometri dal via potrebbe creare qualche grattacapo agli specialisti più puri.

Prima del trittico finale, ci sarà un’ultima opportunità per i velocisti, che si contenderanno il traguardo di Voiron. Nei primi 100 chilometri verranno affrontate la Côte de Saint-Galmier (4a cat., 3,8 km al 3,5%), la Côte de Saint-Symphorien-sur-Coise (4a cat., 1,5 km al 5,3%), la Côte de Givors (4a cat., 3 km al 4,9%) e la Côte de Vienne (4a cat., 2,1 km al 4,3%). Ultimi 90 chilometri, invece, senza difficoltà particolari.

Gli scalatori avranno finalmente l’occasione di testarsi nella sesta frazione, la più lunga, con arrivo a Saint-Michel-de-Maurienne. Anche qui ci saranno molti strappi a fare da antipasto, con la Côte de la Chambotte (2a cat., 5,4 km al 6,5%), la Côte de Lachat (4a cat., 7,7 km al 3,1%), il Col du Frene (4a cat., 2,4 km al 5,3%), la Côte de Chateauneuf (4a cat., 1,4 km al 6,6%), la Côte d’Aiton (3a cat., 1,4 km al 7,6%), la Côte de Saint Georges d’Hurtieres (2a cat., 5 km al 5,7%) e la Côte du Boucher (3a cat., 1,7 km al 6,6%). La resa dei conti avverrà però sul Col de Beaune (2a cat., 8,1 km al 6%), che verrà scollinato a otto chilometri dall’arrivo, che saranno tutti in discesa.

La settima sarà la tappa regina sulle Alpi. Sarà una giornata spaccagambe, con le scalate del Col de l’Epine (1a cat., 7,7 km al 7,3%), il Col du Granier (1a cat., 15,8 km al 5,5%) e il Col de Marcieu (1a cat., 10,2 km al 6%), prima dell’impegnativo arrivo in salita a Les Sept Laux-Pipay (cat.HC, 19 km al 6,9%), che rivoluzionerà la classifica generale. Anche per i pretendenti alla maglia a pois questa sarà una giornata in cui è vietato rimanere fuori dalla fuga.

Tutt’altro che scontata sarà anche la frazione conclusiva di Champéry (arrivo inedito in Svizzera), che lascerà poco spazio ai corridori per respirare. Breve ma intensa, gli atleti dovranno scalare la Côte de Chatillon sur Cluses (3a cat., 5,4 km al 4,8%), la Côte de Rond (2a cat., 4,4 km al 5,9%), il Montée de Gets (3a cat., 6 km al 4%), che anticiperanno l’impegnativo Col du Corbier (1a cat., 7,7 km al 7,4%) e il lungo, ma semplice, Pas de Morgins (3a cat., 8,3 km al 4,1%). Superata questa asperità a 36 chilometri dall’arrivo, ci sarà poi una lunga discesa che porterà all’imbocco della Côte des Rives (1a cat., 8,4 km al 6,2%), che verrà scollinata a 13 chilometri dall’arrivo e alla quale seguirà una breve discesa e poi la salita finale verso Champéry (3a cat., 6,1 km al 4,6%). Per i corridori più fantasiosi, insomma, ci sarà spazio per provare a ribaltare la classifica.

Elenco Tappe Giro del Delfinato 2019

Domenica 9 Giugno – Tappa 1: Aurillac > Jussac (142 km)
Lunedì 10 Giugno – Tappa 2: Mauriac > Craponne-sur-Arzon (180 km)
Martedì 11 Giugno – Tappa 3: Le Puy-en-Velay > Riom (172 km)
Mercoledì 12 Giugno – Tappa: – Roanne > Roanne (26,1 km – crono)
Giovedì 13 Giugno – Tappa 5: Boën-sur-Lignon > Voiron  (201 km)
Venerdì 14 Giugno – Tappa 6: Saint-Vulbas – Plaine de l’Ain > Saint-Michel-de-Maurienne (228 km)
Sabato 15 Giugno – Tappa 7: Saint-Genix-les-Villages > Les Sept Laux-Pipay (133 km)
Domenica 16 Giugno – Tappa 8 – Cluses > Champéry (113,5 km)

Altimetrie e Planimetrie Giro del Delfinato 2019

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