Analisi Percorso Amstel Gold Race 2024: 33 muri e un finale insidioso per una gara aperta a tante soluzioni

Appena conclusa la stagione del pavé, è tempo già di tuffarsi nelle Ardenne di cui la Freccia del Brabante è stato un interessante antipasto. L’Amstel Gold Race 2024, in programma domenica 14 aprile, apre ufficialmente la settimana delle Classiche che proseguirà con Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Tracciato in tutto e per tutto uguale a quello della passata edizione, con 253,6 chilometri in programma e 33 muri sui quali i corridori dovranno districarsi e che l’anno scorso hanno portato al traguardo soltanto 77 corridori. Si preannuncia quindi una corsa molto interessante e incerta, con la partenza fissata a Maastricht e l’arrivo in quel di Valkenburg, 5200 metri dopo l’ultimo muro.

Percorso Amstel Gold Race 2024

Subito dopo il via ufficiale, in quel di Maastricht, si andrà rapidamente in direzione della prima salitella di giornata, il Maasberg, posta già dopo 12,3 chilometri. Una ventina di chilometri fondamentalmente pianeggianti porteranno poi i corridori allo strappo di Adsteeg, che farà da preambolo per la prima raffica di muri impegnativi. Dopo poco più di 46 chilometri, infatti, si affronteranno in rapida successione i muri di Bergseweg, Korenweg e Nijswillerweg. Una decina di chilometri più in là sarà poi la volta del Rijksweg, che si concluderà al chilometro 67 di gara.

Arrivati nell’abitato di Margraten i corridori entreranno in quella che viene definita la seconda parte del percorso, ovvero un settore di una novantina di chilometri che porterà poi la corsa a passare una prima volta dalla località di arrivo, ovvero Valkenburg. Nella fase iniziale di questo settore, si affronteranno in successione gli strappi di Wolfsberg, Lorberg, Schweilbergerweg e Camerig, serie che porterà poi la carovana a valicare il confine fra Paesi Bassi e Belgio. Nei chilometri “esteri”, ci saranno da affrontare altre due asperità, Drielandenpunt (letteralmente, il punto dei tre paesi, data la vicinanza anche con il confine tedesco) e Gemmenich, entrambe caratterizzate da pendenze significative.

Scendendo da Gemmenich, quando mancheranno 130 chilometri all’arrivo, si tornerà nel territorio dei Paesi Bassi, che accoglierà i corridori con lo strappo di Epenerbaan e, poco dopo, con quello di Epenerheide. Breve tratto di respiro e altra raffica di “muretti”, che inizierà con il Gulperberg e proseguirà con Plettenberg, Eyserweg, St. Remiguisstraat e Vrakelberg, dove si scollinerà a poco più di 90 chilometri dal traguardo. A questo punto la corsa andrà in direzione di Valkenburg, che verrà raggiunta dopo le ascese di Sibbergrubbe e, soprattutto, del Cauberg (900 metri al 7,5%), che è la salita simbolo di questa classica.

Al primo passaggio sotto lo striscione dell’arrivo mancheranno 79,2 chilometri e inizierà il terzo settore di gara, che potrebbe già essere quello decisivo, viste le strade senza respiro altimetrico e con poco spazio di manovra. Nei 63 chilometri del settore ci saranno da affrontare due sequenze di muri: la prima sarà quella composta da Geulhemmerberg, Keederberg e Bemelerberg, mentre la seconda vedrà i corridori ancora in lotta per la vittoria andare su e giù fra Loorberg, Gulperbergweg, Kruisberg, Eyserbosweg, Fromberg e Keutenberg, che terminerà a 28 chilometri e che sarà seguito da un breve tratto di falsopiano negativo. Terminato questo, si scalerà per la seconda volta il Cauberg e si percorreranno di nuovo i 2600 metri che lo separano dall’arrivo di Valkenburg.

A quel punto, con 16 chilometri ancora da affrontare, inizierà il quarto e ultimo settore di gara, caratterizzato dalla presenza delle ascese di Geulhemmerberg e Bemelerberg, già pedalate nell’arco del settore precedente. L’ultimo muro finirà a 5,2 chilometri dal traguardo, ma le difficoltà non sono ancora finite, perché Valkenburg sarà raggiunta, per la terza e ultima volta, percorrendo un chilometro, l’ultimo, con pendenze tutt’altro che trascurabili, che potrebbero riservare sorprese, fare da scenario per un duello fra attaccanti oppure rappresentare una passerella solitaria per quel corridore che sarà eventualmente riuscito a fare la differenza, staccando tutti i rivali.

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