Analisi favoriti Vuelta a España 2019: chi la spunterà nel gioco delle coppie?
Sarà una Vuelta a España 2019 molto incerta quella che prenderà il via il prossimo 24 agosto per concludersi il 15 settembre. L’ultimo Grande Giro della stagione, come da tradizione, presenta un percorso adatto soprattutto agli scalatori, ma, chi vorrà conquistare la Maglia Rossa dovrà saper andare bene anche nelle due prove a cronometro previste, la prima, inaugurale, a squadre, mentre la seconda, di 36 chilometri, sarà alla decima tappa. L’assenza, per motivi diversi, degli ultimi due vincitori della corsa spagnola, Simon Yates e Chris Froome, rende ancor più difficile individuare un favorito numero uno, mentre appare più chiaro quali saranno le squadre sulla carta più attrezzate per la vittoria finale.
Favoriti Vuelta a España 2019
La Jumbo-Visma, con i suoi due capitani, Primoz Roglic e Steven Kruijswijk, supportati da due ottimi scalatori come Robert Gesink e George Bennett, sicuramente è ben attrezzata per primeggiare sul podio di Madrid. La squadra olandese, inoltre, è in grado di ottenere un buon risultato già a partire dalla cronosquadre inaugurale, come successo anche all’ultimo Tour de France. Il corridore sloveno, principale favorito dai bookmakers, sarà sicuramente motivato a riscattare la delusione dell’ultimo Giro d’Italia, l’unica incognita sarà la sua tenuta sulle dure salite che caratterizzano la corsa spagnola. Mentre potrà cercare di guadagnare sui diretti rivali nella cronometro di Pau. L’olandese, invece, reduce dal podio di Parigi, è più di una valida alternativa, avendo dalla sua due piazzamenti nella top ten nelle ultime due edizioni, quarto l’anno scorso e nono nel 2017.
Tra i team più competitivi al via troviamo sicuramente l’Astana, anche qui si può parlare di una coppia, anche se Miguel Angel Lopez, forte del terzo gradino del podio ottenuto nel 2018, sembra partire con i gradi di capitano davanti a Jakob Fuglsang. Entrambi avranno molta voglia di riscatto, il colombiano ha corso un Giro d’Italia tra alti e bassi, concluso al settimo posto generale ma con la Maglia Bianca di miglior giovane, mentre il forte corridore danese è reduce dal ritiro al Tour de France, a cui arrivava con grandi aspettative dopo un inizio di stagione molto brillante. La squadra kazaka presenta inoltre una selezione davvero molto competitiva in salita, con corridori in grado di aiutare al meglio i propri uomini di punta.
Un’altra coppia di favoriti è quella di casa Movistar, col vincitore del Giro d’Italia 2019, Richard Carapaz, che ha dimostrato una buona forma nella recente Vuelta a Burgos e che tenterà la doppietta Giro-Vuelta riuscita l’ultima volta undici anni fa ad Alberto Contador, e Nairo Quintana, già vincitore della Vuelta 2016, in cerca di un successo di prestigio per salutare nel migliore dei modi la sua squadra. I due capitani della squadra spagnola potranno, inoltre, avvalersi del preziosissimo supporto del Campione del Mondo Alejandro Valverde, sempre molto motivato quando corre sulle strade di casa, che però sembra avere il bis iridato come obiettivo primario. Vedremo se anche qui il team spagnolo saprà riproporre le tattiche vincenti che gli hanno consentito di conquistare la Corsa Rosa.
Continuando a parlare di coppie, sicuramente un gradino sotto a quelle appena citate, c’è anche il duo della EF Education First con Rigoberto Uran e Sergio Higuita. Qui le gerarchie appaiono più chiare con il più giovane colombiano che, alla sua prima esperienza in un Grande Giro, sarà chiamato a supportare il più esperto connazionale che, dopo il settimo posto al recente Tour de France, potrà cimentarsi su un percorso che ben si adatta alla sue caratteristiche. La Mitchelton-Scott, orfana di Simon Yates, sarà guidata da Esteban Chaves, reduce da un paio di stagioni al di sotto delle attese, che avrà l’occasione di fare classifica, oltre a provare a vincere almeno una delle molte tappe per scalatori.
Numerosi sono i corridori che potranno lottare per le prime posizioni ma, verosimilmente, appaiono lontani dai migliori per il successo finale, come la coppia della Bora-hansgrohe formata dal nostro Davide Formolo e Rafal Majka. L’evolversi della corsa potrà dirci per quali obiettivi lotteranno i due, se per una buona posizione in classifica generale, oppure, più realisticamente, per i successi di tappa e magari per la classifica degli scalatori. Sarà interessante vedere anche come se la caverà Tao Geoghegan Hart (Team Ineos) con i gradi di capitano del team britannico, potrebbe essere una delle sorprese positive delle tre settimane spagnole. Altro giovane in rampa di lancio e al debutto in un Grande Giro è Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), dalla sua avrà il vantaggio di correre senza grandi pressioni al suo primo anno da professionista.
Interessante vedere cosa riuscirà a fare Pierre Latour (AG2R) in una stagione fin’ora piuttosto deludente dopo un 2018 molto promettente. Curiosità anche per Wilco Kelderman (Team Sunweb) che, reduce dal ritiro al Tour de France e in condizioni non ottimali, finora non ha dato segnali molto incoraggianti, ma d’altro canto anche nel 2017, quando concluse in quarta posizione, si presentò alla partenza dopo un infortunio, quindi meglio non darlo per battuto.
Merita un capitolo a parte il nostro Fabio Aru (UAE Team Emirates), dopo un Tour de France corso non al cento per cento della condizione e, comunque, concluso in quattordicesima posizione, con una forma apparsa in crescita, è desideroso di tornare ai massimi livelli. Dopo una preparazione specifica svolta al Sestriere, il Cavaliere dei Quattro Mori sembra motivato a stupire nella corsa che lo vide trionfare nel 2015.
Borsino dei Favoriti Vuelta a España 2019
***** Primoz Roglic, Miguel Angel Lopez, Richard Carapaz
**** Steven Kruijswijk, Nairo Quintana, Jakob Fuglsang
*** Rigoberto Uran
** Rafal Majka, Esteban Chaves
* Davide Formolo, Tao Geoghegan Hart, Wilco Keldermann, Pierre Latour, Fabio Aru
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