Analisi Favoriti Parigi-Roubaix 2022: fari puntati su Mathieu Van Der Poel, ma dall’ombra possono emergere in tanti

La Parigi – Roubaix 2022 ritrova la primavera. Svoltasi in autunno lo scorso anno ed essere saltata nel 2020, domenica 17 aprile torna l’Inferno del Nord nella sua collocazione (quasi) abituale. Lo scambio di data con la Amstel Gold Race ha fatto nuovamente della Regina delle Classiche la corsa di Pasqua, con i grandi favoriti che sperano di brandire una pietra invece del tradizionale uovo. Un percorso nel segno della tradizione, come non potrebbe essere altrimenti per la più anacronistica delle corse del panorama professionistico, vedrà sfidarsi gran parte dei nomi più attesi, anche se l’uomo di riferimento assoluto appare essere uno solo per quanto successo nelle ultime settimane. 

Albo d’oro recente Parigi – Roubaix

2021 COLBRELLI Sonny
2020 Non disputata causa della pandemia di Covid-19
2019 GILBERT Philippe
2018 SAGAN Peter
2017 VAN AVERMAET Greg
2016 HAYMAN Matthew
2015 DEGENKOLB John
2014 TERPSTRA Niki
2013 CANCELLARA Fabian
2012 BOONEN Tom

Favoriti Parigi – Roubaix 2022

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Assente il campione uscente Sonny Colbrelli, il ruolo di favorito numero uno di questa edizione della classica transalpina non può che essere assegnato a Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), che lo scorso ottobre, alla sua prima Roubaix, chiuse al terzo posto. Se non bastasse, il fenomeno neerlandese si è dimostrato uno degli uomini più in forma di questa primavera nonostante i problemi fisici dello scorso inverno e, dopo aver conquistato il Giro delle Fiandre, potrebbe cercare di ottenere quella doppietta riuscita l’ultima volta a Fabian Cancellara nel 2013. Al suo fianco, il 27enne potrà contare su due uomini preziosi come Gianni Vermeersch, che nel 2021 è stato in grado di concludere la corsa al quindicesimo posto nonostante tutto il lavoro fatto per il proprio capitano, e Tim Merlier, che potrebbe avere una possibilità in caso Van Der Poel incappasse in qualche problema.

Suo storico rivale sin dalla più giovane età, Wout Van Aert arriva a questa Parigi – Roubaix 2022 con grandi dubbi sulla sua condizione, costretto a saltare Giro delle Fiandre e Amstel Gold Race per una positività al covid. Il campione belga si è dunque dovuto fermare nel momento più importante della sua stagione, al quale sembrava essersi presentato in una forma smagliante e ora è difficile sapere esattamente quali potranno essere le sue ambizioni, con la Jumbo-Visma che ha già deciso di preservarlo annunciando che sarà al servizio della squadra, con Christophe Laporte, sesto lo scorso anno e a sua volta tra i grandi protagonisti di questa primavera, come uomo di riferimento. 

La squadra più temuta sarà invece la Ineos Grenadiers, che dopo gli splendidi risultati delle ultime settimane si presenta con più frecce al proprio arco, proponendosi come il team in grado di far esplodere e controllare la corsa. Uomini come Magnus Sheffield, Ben Turner e Dylan Van Baarle hanno mostrato di essere in splendida forma, componendo un terzetto temibile al qual bisogna aggiungere un Filippo Ganna che appare tagliato su misura per questa corsa e un corridore completo come Michal Kwiatkowski, in crescita di condizione come dimostrato con il successo alla Amstel Gold Race.

Lontana dai fasti del passato sinora, la Quick-Step Alpha Vinyl proverà a riscattare in un colpo solo le delusioni di una primavera senza acuti, proponendosi attorno a un ambizioso Kasper Asgreen, con il quale la dea bendata è in debito dopo le ultime uscite. Al suo fianco avrà una squadra sulla carta temibile con i vari Yves Lampaert, Florian Sénéchal e Zdenek Stybar che possono essere delle pedine molto importanti, tutte in grado di lasciare il segno nel velodromo, ma le cui recenti prestazioni lasciano al momento qualche dubbio (sarà comunque meglio non sottovalutarli).

In fortissima crescita è invece la Groupama – FDJ, che ha in Stefan Küng un corridore perfetto per l’Inferno del Nord. Passista tra i migliori in circolazione, il due volte campione europeo della cronometro arriva in grande forma, dopo aver dimostrato un feeling crescente con il pavé (e con gli strappi, ma qui non conta) in queste ultime settimane. Sarà meglio non perdere d’occhio anche Valentin Madouas, che dopo il podio al Giro delle Fiandre potrebbe cercare di stupire ancora.

Un obiettivo che chiaramente avrà anche Florian Vermeersch, splendido secondo lo scorso anno in una corsa epica che lo ha rivelato già pronto per i grandi appuntamenti. Il talento belga guiderà una Lotto Soudal alla ricerca di punti pesanti in ottica WorldTour, che ha voluto affiancargli un uomo di grande esperienza come Philippe Gilbert, anche se l’ex iridato non è al meglio per sua stessa ammissione, e uno dei più incisivi corridori di questa campagna di primavera, Victor Campenaerts, altro che sarà meglio tenere d’occhio viste le sue grandi qualità da passista e sulle pietre. L’ex campione europeo a cronometro è in fase calante dopo le numerose fatiche, ma potrebbe essere molto prezioso nello scenario tattico del team.

Chi invece non si è visto moltissimo nelle classiche è Mads Pedersen, che tuttavia è comunque entrato nelle top10 di tutte le grandi classiche a cui ha partecipato sinora, vincendo anche a destra e a manca negli altri appuntamenti a cui ha preso parte. Se sugli strappi ha fatto fatica in questo inizio di stagione, sul pavé potrà esprimere tutta la sua potenza, rappresentando per tutti una minaccia vista la grande velocità che sa esprimere in volata. Assieme a Jasper Stuyven rappresenta una coppia temibile per la Trek – Segafredo, squadra che potrà contare anche su un gregario solido come Edward Theuns, potenzialmente galvanizzata dalla grande prestazione delle ragazze, culminata con il successo di Elisa Longo Borghini.

Tra gli uomini di esperienza, bisognerà guardarsi anche dalla coppia Ag2r Citroën composta da Oliver Naesen e Greg Van Avermaet, oppure da Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert), John Degenkolb (Team DSM) e Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Per vari motivi arrivano tutti a questa corsa con qualche incognita, ma sono corridori che conoscono molto bene il percorso e sé stessi, con la possibilità di concretizzare una occasione se dovesse esserci lo spiraglio giusto. Discorso simile per Niki Terpstra, che tuttavia potrebbe essere maggiormente al servizio di Anthony Turgis, che dopo lo splendido secondo posto alla Milano – Sanremo e le due top10 già raggiunte in passato al Giro delle Fiandre vorrà aggiungere un ennesimo risultato di prestigio al suo sottovalutato palmarès.

Tra gli outsider, corridore che potrebbero cercare di sorprendere in base al contesto della corsa, da citare Nils Politt (Bora-hansgrohe), che non è al meglio ma conosce bene un terreno di gioco che lo ha già visto brillare, Amaury Capiot (Arkéa-Samsic), Piet Allegaert (Cofidis), Guillaume Boivin (Israel-PremierTech), Luke Durbridge (TeamBikeExchange-Jayco) e Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM). Da aggiungere al novero delle possibili sorprese, corridori come Alexys Brunel (UAE Team Emirates), Stefan Bisseger (EF Education – EasyPost), Taco Van Der Hoorn e Adrien Petit (Intermarché-Wanty-Gobert), con quest’ultimo in passato già entrato nella Top10 del velodromo, mentre gli altri sono elementi che hanno le caratteristiche giuste per provare ad emergere con uno scenario di corsa favorevole.

Last, but not least, la coppia Bahrain – Victorious composta da Matej Mohoric e Dylan Teuns. Nessuno dei due sembra il più adatto a questa corsa votata ai grandi passisti, ma sono due corridori polivalenti che sanno sorprendere, capaci di correre in maniera aggressiva quando serve, così come di seguire bene la corrente per cavalcare l’onda al momento giusto.

Borsino dei Favoriti Parigi – Roubaix 2022

***** Mathieu Van Der Poel
**** Stefan Küng, Christophe Laporte
*** Kasper Asgreen, Mads Pedersen, Dylan Van Baarle
** Alexander Kristoff, Yves Lampaert, Wout Van Aert, Florian Vermeersch
* Victor Campenaerts, Filippo Ganna, Nils Politt, Jasper Stuyven, Anthony Turgis

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