Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG): Dopo un inizio Giro nel quale si è visto poco, lo spagnolo ha la meglio nel primo scontro diretto tra i big in un arrivo in salita. Prima lascia sfogare gli altri e poi a circa 600 metri dal traguardo coglie il momento giusto, togliendosi tutti di ruota con una bella progressione e andando a conquistare il primo successo in un GT, recuperando inoltre quasi tutto il tempo perso da Roglic nella cronometro di Tirana e lanciando un messaggio chiaro a tutti gli avversari. E con lui non si può non citare anche il compagno di squadra Isaac Del Toro, che firma la doppietta UAE prendendosi il secondo posto.
Egan Bernal (Ineos Grenadiers): Fa piacere rivedere il colombiano lì davanti a giocarsi la vittoria in una tappa di un Grande Giro dopo quasi quattro anni e dopo aver passato tutto quello che ha passato lui tra il grave infortunio e il lungo recupero. È il primo a reagire al primo scatto, quello di Ciccone, poi ci prova lui stesso dopo il lavoro del compagno di squadra Arensman e infine cerca di resistere alla progressione di Ayuso, non riuscendoci, ma concludendo comunque con un terzo posto che dà grande fiducia.
Antonio Tiberi (Bahrain Victorious): Si dimostra tra i più pimpanti nel finale e, dopo il lavoro dei compagni di squadra, è subito pronto a reagire ai vari tentativi nonostante i cambi di ritmo non siano propriamente il suo forte. Prestazione sicuramente positiva e convincente la sua (così come quella di Damiano Caruso), dato che non perde nulla dalla Maglia Rosa Roglič e guadagna diverse posizioni in classifica, riscattando in parte la prestazione nella crono di sabato scorso.
Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team): Non era forse il principale favorito di giornata, ma tutto sommato l’arrivo di oggi poteva esaltare la sua esplosività e la sua leggerezza e un buon risultato era sicuramente alla sua portata. Quando iniziano gli scatti, però, scivola progressivamente indietro e finisce per tagliare il traguardo al 20° posto con un ritardo di 34″, pagando dazio in maniera importante nel finale.
Primož Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe): Anche se si è ripreso la Maglia Rosa, lo sloveno non ha convinto fino in fondo considerando anche che l’arrivo era molto adatto alle sue caratteristiche. Nel finale, come da lui stesso ammesso, si addormenta un po’ e si fa trovare troppo indietro nel momento in cui Ayuso scatta, poi riesce a recuperare bene e a chiudere quarto, perdendo solo 4″. Era il primo arrivo in salita e forse gli è mancata solo un po’ di reattività: vedremo nelle prossime giornate.
Adam Yates (UAE Team Emirates XRG): Così come il gemello Simon, non si vede praticamente mai, né all’attacco né in supporto ad Ayuso o a Del Toro. Oggi forse ha pagato un poco la caduta di ieri, riuscendo comunque a non perdere molto nel finale (14° a 14″), ma fin qui il suo Giro è stato piuttosto anonimo.