Tom Pidcock è stato uno dei corridori che ha raccolto meno, rispetto alle aspettative, al Giro d’Italia 2025. Il corridore della Q36.5 è entrato in tre occasioni fra i primi 10 di giornata ed ha chiuso la classifica generale al 16esimo posto, dopo aver accumulato un pesante passivo soprattutto nella tappa numero 19, quella con arrivo a Champoluc. L’inglese, e la sua squadra, si aspettavano ben altro dal suo esordio nella Corsa Rosa, considerando anche il tracciato, che proponeva diverse frazioni adatte alla sue caratteristiche. Invece, una volta arrivati a Roma, il bilancio non è stato di quelli da ricordare.
“Non avevo la giusta preparazione per una corsa di quel genere – le parole di Pidcock rilasciate in un’intervista a The Times – Non ho fatto nessun periodo di allenamento in altura, o cose simili, prima di prendere il via. Ci sono andato direttamente dopo aver finito il periodo delle Classiche delle Ardenne. È stato ben diverso, invece, per tutti gli altri corridori che hanno puntato alla classifica generale“.
Pidcock sottolinea un aspetto, a suo modo di vedere molto importante: “Abbiamo saputo giusto qualche settimana prima della partenza che avremmo partecipato – il commento dell’inglese in merito all’ufficializzazione della distribuzione delle WildCard da parte degli organizzatori del Giro – Questo fatto non ci ha messo nelle condizioni migliori. Ma posso dire di aver comunque provato a fare il massimo”.
La questione WildCard ha tenuto banco a lungo nelle settimane precedenti il Giro, dato che era in discussione la possibilità, poi avveratasi, che gli inviti a disposizione dei vari organizzatori di Grandi Giri diventassero cinque, a fronte dei 4 che venivano mandati in passato. La modifica è poi entrata in vigore a il 31 marzo, con le WildCard del Giro d’Italia che sono state diramate giusto qualche ora dopo rispetto all’annuncio da parte dell’UCI.