Giro d’Italia 2025, le modifiche societarie di RCS possono sbloccare la situazione con l’Albania?
Continuano gli interrogativi su quello che sarà il destino della Grande Partenza del Giro d’Italia 2025. Dopo lo slittamento a data da destinarsi della presentazione ufficiale del percorso, RCS è al lavoro per trovare la quadra su quella che sembra essere la problematica principale che sta ritardando l’annuncio della Corsa Rosa, ossia le tre tappe inaugurali in Albania. Alla base delle frizioni tra gli organizzatori del Giro e il governo di Tirana sembrano esserci infatti motivazioni prettamente politiche, che sembrano essere nate dopo gli accordi tra Palazzo Chigi e l’Albania per la gestione dei flussi migratori tramite l’apertura di due centri per la gestione dei migranti proprio sul suolo albanese, ma anche il modo in cui alcuni media hanno affrontato la questione.
Secondo quanto riporta Il Post, infatti, “risulta che il governo albanese si sia lamentato con RCS Sport, che oltre a organizzare il giro fa parte del gruppo editoriale RCS Mediagroup, quello guidato da Urbano Cairo che pubblica la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera e che detiene La7. Fonti del governo albanese, che hanno chiesto di rimanere anonime, hanno fatto in particolare riferimento ad alcuni servizi andati in onda su La7 da cui secondo loro emergerebbe un’immagine negativa dell’Albania: per il governo albanese sarebbe insomma paradossale pagare poi questa stessa società, RCS, per avere il diritto di organizzare alcune tappe del Giro”.
Intanto (e chissà che la questione non sia anche in qualche modo legata) da registrare anche una importante decisione interna presa da Urbano Cairo che, come riporta Calcio e Finanza, ha ufficializzato un riassetto societario proprio di RCS Mediagroup. La holding del gruppo RCS, infatti, contiene al suo interno due altre società, la RCS Sport (che gestisce l’organizzazione del Giro e delle altre competizioni ciclistiche) e la RCS Sports & Events (utilizzata per l’ambito commerciale legato agli eventi sportivi sopra citati). In particolare, si legge nei documenti, l’operazione “consiste della scissione parziale mediante scorporo a favore di RCS Sports & Events di: la totalità della partecipazione detenuta dalla Scindenda nel capitale sociale di RCS Sport S.p.A.”
L’obiettivo sarebbe quello di accentrare tutte le attività del gruppo RCS relative all’organizzazione delle manifestazioni sportive all’interno di RCS Sports & Events, “al fine di una migliore e più efficiente gestione delle relative attività”. Questa scelta, inoltre, permetterebbe di separare totalmente l’ambito sportivo di RCS da quello editoriale, scindendo le due entità e quindi risolvendo anche quei problemi politici di cui si parlava in precedenza, oltre che a favorire, in futuro, eventuali operazioni di vendita.
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