Giro d’Italia 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Mark Cavendish (Astana Qazaqstan): All’ultima tappa del suo ultimo Giro d’Italia, il velocista britannico sfodera un rettilineo in cui riesce a coniugare potenza, saggezza e fiuto. Alla fine, fa tutto benissimo e si va a prendere un successo pesantissimo, che lo ripaga della tanta fatica in queste tre settimane e che fa benissimo alla squadra che ha scelto di accoglierlo a stagione che stava già per iniziare. Il successo lo proietta nella storia del Giro d’Italia, ora lo attende un altro appuntamento “storico”, fra qualche settimana, al Tour de France 2023.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers): Il giorno dopo aver perso il Giro d’Italia in maniera bruciante, il gallese – da secondo in classifica – trova la voglia e il modo di mettersi a tirare il gruppo lanciato verso la volata, mettendolo in fila e svolgendo in pratica un lavoro fondamentale per l’ex compagno di squadra, e sempre amico, Cavendish. Non avrà vinto il Giro, ma ha dimostrato di avere un animo splendido.

Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani Csf-Faizané): Il terzo gradino del podio, nella cornice di Roma, è un piazzamento da ricordare per il corridore italiano. Il 28enne siciliano dimostra un gran gamba rimontando parecchie posizioni negli ultimi metri ed eguaglia il suo miglior risultato parziale in un Giro. Il podio di giornata, peraltro, è una notevole soddisfazione anche per la sua squadra.

FLOP

Fernando Gaviria (Movistar): Ci prova, di nuovo, da lontano, ma alla fine paga lo sforzo e finisce per spegnersi anche in questa volata. Lui e la squadra volevano il successo, ma non sono riusciti a centrare l’obiettivo, almeno per quel che riguarda i finali veloci. Bravo a portare la bici alla fine nonostante i tanti problemi accusati, ma le idee di partenza erano decisamente di livello più alto.

Simone Consonni (Cofidis): Anche questa volta si è gettato nella mischia, senza però riuscire a ritagliarsi uno spazio di primaria importanza nell’ordine d’arrivo. Chiude un Giro di grande volontà, ma con risultati probabilmente sotto le aspettative, sue e della squadra.

Arne Marit (Intermarché-Circus-Wanty): Aveva propositi “bellicosi” in partenza e lo spazio per mettersi in mostra c’era, visti anche i relativamente pochi velocisti rimasti in gara. Lui, però, non è riuscito ad andare oltre il nono posto, non trovando il modo di ripetere, una volta di più, le buone cose fatte vedere in apertura di Giro d’Italia.

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