Giro d’Italia 2021, Vincenzo Nibali: “È stata una prima settimana con un po’ di incertezze, però le cose stanno migliorando pian piano”

Vincenzo Nibali traccia un bilancio dopo la prima lunga settimana del Giro d’Italia 2021. Lo Squalo dello Stretto, che dopo dieci tappe si trova in sedicesima posizione in classifica generale con un ritardo di 2’13” dalla Maglia Rosa Egan Bernal (Ineos Grenadiers), in questa prima parte di gara ha ovviamente dovuto fare i conti con l’infortunio rimediato a metà aprile, quando a causa di una caduta in allenamento aveva rimediato una frattura del polso. Caduto, ma senza riportare particolari conseguenze, anche durante l’ottava frazione, il siciliano della Trek-Segafredo sente migliorare le sensazioni giorno dopo giorno, come confermato quest’oggi anche al Processo alla Tappa su Rai2.

“Abbiamo passato questi primi dieci giorni abbastanza bene, stiamo vivendo un bel Giro d’Italia fino a questo momento anche grazie a Giulio Ciccone, quindi andiamo avanti così – ha dichiarato il 36enne – È stata una prima settimana con un po’ di incertezze, capire come stavo, come andavo, se riuscivo a guidare bene la bici… però alla fine sono arrivato fino a qui e le cose stanno migliorando pian piano“.

Lo stop conseguente all’infortunio di un mese fa ha certamente influito sulla preparazione del siciliano per la Corsa Rosa: “Ho lavorato tantissimo, stare dieci giorni fermo mi è costato tanto. Ho perso una parte di condizione, però il fondo c’è. Normale che, quando ci sono quelle accelerazioni micidiali negli ultimi due chilometri, io perda, sapevo che questo Giro sarebbe stato molto difficile per me“.

Ovviamente, Nibali non ha mancato di parlare del compagno di squadra Giulio Ciccone, che sta vivendo un Giro di alto livello: “Sta dimostrando di avere una grande condizione e di saper rispondere all’esplosività degli arrivi più difficili. Negli giorni scorsi, anche ieri specialmente, ho sempre cercato di tenerlo lì davanti, però vale sia per lui che per me”.

Non sono mancati da parte dello Squalo dello Stretto i consigli per il collega più giovane: “In questi giorni gli abbiano detto ‘Giulio, corri più con la testa in finali così perché puoi andare lontano’. È giusto proteggere anche lui in questi finali di gara difficili e pericolosi. La squadra sta cercando di correre molto unita per lui ma anche per me”, ha concluso il siciliano.

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