Giro d’Italia 2021, Simon Yates conquista l’Alpe di Mera! Egan Bernal si gestisce e chiude terzo a 28″- Quarto Damiano Caruso

Simon Yates vince la diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2021. Il corridore della BixeExchange ha sfruttato il suo grande stato di forma, attaccando sull’ascesa conclusiva e facendo il vuoto su tutti gli altri. Alle sue spalle con un ritardo di 11″ è giunto Joao Almeida, ottimo secondo di giornata davanti alla maglia rosa Egan Bernal. Il colombiano è giunto sul traguardo con 28″ di ritardo dal vincitore di giornata, senza rispondere mai agli attacchi e gestendo alla perfezione lo sforzendo, evitando di commettere l’errore di Sega di Ala, quando aveva rischiato la crisi per seguire le offensive dei rivali.

Come prevedibile, le prime fasi di corsa sono velocissime, con raffiche continue di attacchi che si cancellano a vicenda. Da un gruppo allungatissimo continuno così a susseguirsi i tentativi di fuga, con il gruppo che non lascia partire alcuna azione troppo numerosa, a prescindere dai corridori presenti. Dopo quasi quaranta chilometri di corsa a portarsi davanti sono Nel gruppo di testa ci sono Lawrence Warbasse (ACT), Quinten Hermans (IWG), Andrea Pasqualon (IWG), Mark Christian (EOK), Giovanni Aleotti (BOH) e Nicola Venchiarutti (ANS), ai quali il gruppo è ben felice di concedere spazio. Compreso che si tratta dell’azione giusta, Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix) prova a sua volta ad uscire, portandosi a pochi secondi dai battistrada. Assente dal tentativo, la Bardiani CSF Faizanè lancia all’attacco Samuele Zoccarato, che parte quando il ritardo sfiora già il minuto.

 

In uno scenario più tranquillo i due sarebbero potuti anche rientrare, ma quando i fuggitivi vengono informati che dietro il Team BikeExchange prende in mano l’inseguimento con un ritardo di appena 3 minuti il ritmo torna a salire e per i due corridori nel mezzo non ci sono più speranze. Ripresi i due contrattaccanti, la formazione australiana concede fino a un massimo di quattro minuti, ma resta in pieno controllo. Allo scollinamento del primo GPM il ritardo torna a tre minuti, ma nella discesa si portano davanti gli uomini della Deceuninck – QuickSTep che provano il colpo di mano. La formazione belga affronta di petto i ripidi tornanti dell’Alpe Agogna, riducendo il gruppo ad una cinquantina di unità. Tra queste non ci sono Tobias Foss (Jumbo-Visma), abbastanza pronto a rientrare in pianura, ma soprattutto non c’è Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), perso in un secondo troncone a oltre un minuto. Per farlo rientrare la compagine britannica decide di fermare Filippo Ganna e Salvatore Puccio, che nella pianura ingaggiano e vincono una cronosquadre a distanza con Cavagna e Keisse, spendendo energie preziose.

 

Una volta rientrato il treno Ineos, il ritmo cala leggermente, con la BikeExchange che torna ad accelerare, riducendo il ritardo a due minuti ai piedi di una salita non durissima, ma affrontata con buona lena. In cima il vantaggio del quintetto di attaccanti di cui non fa più parte Venchiarutti si riduce così a 1’08”, ma dopo lo scollinamento la Deceuninck – QuickStep torna davanti per tenere alta l’andatura.

Poco prima dei venti chilometri all’arrivo, in testa al gruppo si mette a tirare Cameron Meyer (BikeExchange), segno ancora una volta di intenzioni bellicose da parte di Simon Yates. All’inizio della salita il margine dei fuggitivi è solo di 18”, così Mark Christian prova ad allungare, quando il gruppo è ormai già molto vicino, prolungando la sua azione di qualche centinaio di metri rispetto ai compagni di avventura. Dopo il ricongiungimento, il primo attacco dal gruppo arriva ai -7 ed è di Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep), imitato non molto tempo dopo da Simon Yates (BikeExchange), che si riporta sul portoghese, portandosi dietro anche Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Alexander Vlasov (Astana-PremierTech) e George Bennett (Jumbo-Visma). A tutte queste azioni Egan Bernal non risponde mai e resta dietro con i compagni Castroviejo e Martinez a fare il ritmo.

A 6 chilometri dall’arrivo Simon Yates attacca dal quintetto di testa e riesce ancora una volta a fare la differenza, mentre ai – 5 Bennett si stacca dal gruppetto inseguitore e viene ripreso dal gruppo maglia rosa, da dove contestualmente parte Hugh Carthy (EF Education-Nippo), con Bernal che anche questa volta non risponde.

Il britannico riesce a riportarsi sui quattro inseguitori, ma da dietro Castroviejo riesce a riportare sotto tutto il gruppo maglia rosa prima di terminare il proprio lavoro e staccarsi, lasciando un gruppetto di pochi uomini alle spalle di Yates, dopo un tentativo velleitario di Vlasov di lanciarsi in un inseguimento solitario. Sul ritmo di Martinez restano in cinque all’inseguimento di Yates e quando il colombiano si sposta parte la maglia rosa che stacca tutti tranne Almeida.

Il vantaggio di Yates, che aveva raggiunto un massimo di 30” cala sulla spinta di Bernal e di Almeida, che nel finale stacca anche il colombiano, arrivando a 10” da Simon Yates, che intanto aveva tagliato il traguardo a braccia alzate, andandosi a prendere un meritatissimo successo. Bernal chiude invece terzo a 28”, gestendo tutto sommato la situazione, mentre Caruso arriva a 32” insieme a Vlasov, conservando la seconda posizione in classifica generale.

Risultato Tappa 19 Giro d’Italia 2021

Classifica Generale Giro d’Italia 2021

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