Giro d’Italia 2020, Nibali su Fuglsang: “Polemiche sterili, noi siamo amici. Se avessimo voluto attaccare, per lui si sarebbe messa male”

Vincenzo Nibali tende una mano a Jakob Fuglsang. Il corridore della Trek-Segafredo è da qualche giorno al centro di una querelle con l’ex compagno di squadra, ora capitano dell’Astana, che aveva scritto su un giornale danese che il rapporto tra i due si è molto deteriorato negli ultimi anni, secondo lui a causa dell’invidia del siciliano per gli ottimi risultati del vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 2019. La situazione è ulteriormente peggiorata nella tappa di ieri, quando il team dello Squalo ha forzato l’andatura in discesa in un momento di difficoltà dello scandinavo, che aveva dovuto cambiare bicicletta per un problema meccanico. La Trek si è poi rialzata appena iniziato il tratto pianeggiante, ma la mossa non è passata inosservata al leader del team kazako, che ha rilasciato dichiarazioni piccate.

Il vincitore di due Giri d’Italia ha rilasciato dichiarazioni per smorzare i toni ai microfoni di RaiSport alla partenza: “Cosa posso dire, ieri gli ho anche scritto, sono delle condizioni di corsa. Siamo anche amici, le nostre mogli si sentono spesso. C’è stato anche un po’ di peperoncino da parte dei giornalisti danesi. Io in corsa sono sempre rimasto concentrato. L’articolo dice tutto l’esatto contrario di tutto. Bisogna rimanere concentrati sulla corsa come fatto fino adesso. Ieri ha detto che l’ho attaccato, ma noi abbiamo semplicemente affrontato la discesa davanti, poi in fondo ci siamo fermati. Se avessimo voluto attaccare, per lui si sarebbe messa molto male. Sono polemiche sterili“.

Nibali ha poi detto qualche battuta sulla tappa di oggi: “Ogni giorno è a sé, è difficile. Oggi è una tappa importante, il meteo non promette tanto bene, però bisogna rimanere molto concentrati. Abbiamo Giulio Ciccone che conosce molto bene queste strade e, in un certo senso, può guidare la squadra. Sicuramente oggi tutti proveranno a spingere a fondo. Ci sono dei corridori ambiziosi come Kelderman, Kruijswijk, lo stesso Fuglsang, poi ci sarà qualche altra sorpresa. Bisognerà rimanere concentrati fino alla fine”.

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