Giro d’Italia 2020, Mauro Vegni sul protocollo Covid: “Test tutti i giorni, ma non applicheremo la regola dei due casi. Chi risulta positivo non è un bandito”

Importante annuncio di Mauro Vegni sul protocollo Covid per il Giro d’Italia 2020. Al Tour de France la regola, che sta facendo molto discutere, è che in caso di due positivi in un team, l’intera squadra deve abbandonare la corsa. Quando lunedì scorso è stato riscontrato un caso in quattro diversi team (oltre alla positività del direttore di corsa Christian Prudhomme) quelle squadre hanno temuto di dover abbandonare la corsa in caso di nuova positività al secondo giro di tamponi, salvo poi tranquillizarsi una volta scoperto che il conteggio sarà azzerato e ci sarà bisogno di due nuove positivi per mandare la squadra a casa.

Al Giro, invece, come ha spiegato il direttore di corsa Mauro Vegni alla Gazzetta dello Sport, la regola non sarà applicata, per tutelare anche il lavoro di un intero anno e non vanificarlo solo per la sfortuna: “Non è una cosa che mi trova d’accordo – ha spiegato- Siccome il regolamento dice che l’organizzatore ‘può’, ma non ‘deve’ agire in tal senso, io nelle mie possibilità non la applicherò. Se si trova un positivo, lo isolo secondo il protocollo. E testo tutti i giorni, a cominciare da quello in cui è stata riscontrata la prima positività, quel team. Tutti i giorni, per 3-4 giorni di fila, anche. Li testo, li controllo. Ma non mando a casa la squadra. […] Chi risultasse positivo non è certo un bandito”.

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