Giro d’Italia 2019, Landa dà del “ritardato mentale” a Yates e poi si scusa. Il britannico accetta

Uscita spiacevole per Mikel Landa al termine della quarta tappa del Giro d’Italia 2019. Dopo aver schivato la caduta avvenuta a sei chilometri dall’arrivo, che ha coinvolto tra gli altri Tom Dumoulin (Team Sunweb), il portacolori della Movistar ha perso tempo per una scivolata avvenuta nell’affrontare una rotonda, che il diretto interessato ha attribuito all’imperizia di Simon Yates (Mitchelton-Scott). Costretto a perdere 44” dalla Maglia Rosa Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e 26” da diversi altri pretendenti alla vittoria finale, il 29enne basco si trova ora con un ritardo di 1’49” dal leader della corsa. La frustrazione per l’accaduto lo ha portato a scagliarsi con un’insolita violenza verbale nei confronti del britannico nell’intervista concessa ad AS subito dopo la linea del traguardo di Frascati.

“Quel fottuto Yates è un ritardato mentale”, aveva dichiarato a caldo Landa: “Corre come un pazzo e mi ha fatto cadere”. Soltanto più tardi il terzo classificato nella Corsa Rosa 2015 ha ritrattato, chiedendo scusa al collega e ai tifosi attraverso un post su Twitter. Non è mancata, invece, la replica del vincitore della scorsa edizione della Vuelta, che come sempre ha fatto sfoggio della cavalleria che lo contraddistingue: “Non ti preoccupare – ha risposto sempre con un tweet – capisco perfettamente cosa si possa dire nella foga del momento”. Landa lamentava lividi ed escoriazioni sul fianco e sul braccio sinistro, ma ha spiegato che la frustrazione è legata soprattutto al distacco accumulato e non ad eventuali problemi fisici.

“Ho iniziato male con la cronometro per altri motivi, ma è una m***a quando non hai il controllo delle cose e ti succede qualcosa che non dipende da te. Non è di certo questo il modo in cui avrei voluto iniziare il Giro”, aveva confessato sempre ieri l’ex Astana.

 

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