DIRETTA Tour of the Alps 2019, Terza Tappa LIVE

Amiche e amici appassionati di ciclismo, buongiorno e benvenuti alla diretta testuale interattiva integrale della terza tappa del Tour of the Alps 2019. Oggi la tappa breve di questa edizione, ma i 106 chilometri tra Salorno e Balsega di Piné non saranno comunque una passeggiata per una giornata che si prevede veloce e ancora una volta piuttosto esplosiva visto il tracciato nervoso. Se i GPM saranno solamente due, il percorso odierno propone pochissima pianura dove rifiatare, con un susseguirsi di strappi e salite che possono fare da trampolino agli attaccanti.

La nostra diretta inizierà alle 11:30, in concomitanza con la partenza ufficiale della corsa.

Info Utili

METEO: Nuvoloso con possibili precipitazioni. Precipitazioni 55%. Umidità 70%. Vento 11 km/h in direzione NE. Temperatura minima 7°C, massima 13°C.

DIRETTA TV: 13:00-14:30 RaiSport+ / Eurosport1 / SpazioCiclismo

ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 14:05-14:22

HASHTAG UFFICIALE: #TotA

Diretta Terza Tappa Tour of the Alps 2019

Ci scusiamo per il disagio, a causa di problemi tecnici non ci è possibile proporre la nostra diretta. Speriamo di risolvere nel più breve tempo possibile. Non potendo fornire oggi il nostro consueto servizio, vi proponiamo una situazione di corsa aggiornata con un breve resoconto di quanto successo sinora.

La pagina si aggiornerà automaticamente ogni 180 secondi, clicca qui per aggiornare manualmente.

Privo di Giovanni Visconti costretto al ritiro a causa di un ascesso che continua a dargli problemi, il gruppo parte veloce per questa breve frazione. I primi scatti vengono così rintuzzati da altre accelerazioni, finché al comando non si portano Elie Gesbert (Arkéa-Samsic) e Carlos Quintero (Manzana Postobon), che lanciano la propria offensiva poco dopo i dieci chilometri di corsa. La coppia viene raggiunta da Antonio Nibali (Bahrain-Merida), Manuele Boaro (Astana), Evgeny Shalunov (Gazprom-Rusvelo), Nicola Bagioli (Nippo-fantini), Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec), Joel Nicolau (Caja Rural-RGA), Fernando Barcelo (Euskadi-Murias), Simone Velasco (Neri-Selle Italia), Michele Corradini e Marco Tizza (Italia), formando così un interessante gruppetto di dodici elementi.

Vista la rappresentanza di numerose squadre, il gruppo lascia fare e concede subito più di un minuto, lasciando che la dozzina di attaccanti guadagni 1’45” dopo venti chilometri. Il distacco sale fino a 2’05” dopo 25 chilometri, continuando ad aumentare fino a sfiorare i quattro minuti dieci chilometri più avanti. A quel punto è la Bardiani-CSF a prendere in mano la situazione per controllare, facendo scendere il ritardo a 2’45” dopo 40 chilometri. All’approccio della salita il distacco continua a diminuire, con il gruppo che sale regolare ma rosicchiando un altro minuto agli attaccanti.

Il Gpm di Brusago vede Quintero transitare davanti a Gavazzi e Velasco, mentre in testa al gruppo si porta con decisione il blocco della Ag2r La Mondiale che riduce il distacco a 1’30” allo scollinamento. La formazione transalpina continua a tirare anche nel successivo tratto in discesa creando una selezione che fraziona il gruppo principale, con il Team Sky che si fa carico di ricomporre la situazione. Rimasti con appena un minuto di gap da gestire, i fuggitivi rompono l’accordo lungo le rampe della salita del Lago di Santa Colomba, con Gesbert che prova ad allungare, trovando la reazione di Tizza, Nibali e Quintero, mentre Nicolau è il primo a essere raggiunto dal plotone.

Tizza perde contatto a 2500 metri dalla vetta, mentre Shalunov, Gavazzi e Boaro riescono a riportarsi sotto. A un chilometro dal GPM prova ad accelerare Antonio Nibali, al cui allungo risponde il solo Gesbert, che lo regola in vetta mentre Quintero transita in terza posizione. Nella successiva discesa si rifanno sotto Quintero, Boaro, Shalunov, Gavazzi, Bagioli, Corradini, Velasco e Barcelo, col giovane spagnolo che va via in contropiede di nuovo insieme a Gesbert in vista del cartello dei -20. Il gruppo è intanto sempre controllato dalla Ag2r La Mondiale, determinata a giocarsi la tappa col capitano Alexis Vuillermoz.

Barcelo e Gesbert arrivano a dieci chilometri dal traguardo con un vantaggio di 20” sugli otto immediati inseguitori e di 1’05” sul gruppo. Nonostante la presenza di appena cinque corridori, però, la Ag2r La Mondiale riesce a svolgere un gran lavoro e riacciuffare uno ad uno tutti i fuggitivi lungo le rampe dell’ultima salita. Dal gruppo provano ad evadere Hermann Pernsteiner (Bahrain-Merida) e Andrey Zeits (Astana), ma il gruppo non concede loro grande margine mentre Gesbert prova a resistere quando mancano sei chilometri all’arrivo.

A questo punto dal gruppo esce Rafal Majka (Bora-hansgrohe), che rientra facilmente su Pernsteiner e Zeits e mette nel mirino Gesbert. Il polacco prova a involarsi in solitaria, col gruppo che viene tirato dalla Sky. A 5800 metri dall’arrivo scatta Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che rientra su Majka, ma da dietro Chris Froome (Sky) si mette al servizio del leader della generale Pavel Sivakov e torna sullo Squalo e sul polacco.

Al comando si forma un gruppetto formato da Froome, Sivakov, Geoghegan Hart, Majka, Nibali, Hirt, Cataldo e Mattia Cattaneo. Nibali riparte a 4,5 chilometri dall’arrivo e gli risponde solo Majka, ma Froome accelera e riporta di nuovo tutti sotto. A tre chilometri dall’arrivo un rallentamento favorisce il rientro di Aleksandr Vlasov (Gazprom-Rusvelo) e Fausto Masnada (Androni-Sidermec), con Froome che continua a tirare per favorire lo sprint di Geoghegan Hart e per permettere a Sivakov di mantenere la maglia di leader.

Proprio Masnada cerca il contropiede a 1400 metri dall’arrivo, con Froome che prova a ricucire il gap. Stavolta però il britannico non riesce nello sforzo, col bergamasco che arriva a braccia alzate al cielo davanti a Geoghegan Hart, Majka, Nibali e Cattaneo.

Ordine d’Arrivo Terza Tappa Tour of the Alps 2019

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