Trofeo Laigueglia 2020, le voci dalla partenza

Il Trofeo Laigueglia 2020 è una ghiotta occasione, soprattutto per le squadre italiane, per mettersi in mostra in questo avvio di stagione. Prima corsa italiana dell’anno e gara inaugurale della Ciclismo Cup 2020, la semiclassica ligure, giunta alla 57esima edizione, si propone come un buon banco di prova per quanti volessero iniziare sin da subito a fare sul serio. Ai nastri di partenza abbiamo sentito i pareri di alcuni attesi protagonisti come Andrea Vendrame, Giulio Ciccone e Vincenzo Albanese, oltre ad alcuni interessanti outsider. Vediamo cosa ne pensano alcuni dei protagonisti attesi.

Andrea Vendrame (Ag2r La Mondiale): “Dopo La parentesi australiana inizia la mia stagione in Europa e vediamo come va perche sono davvero emozionato a correre con questa maglia World Tour e ce la metteremo tutta per fare un buon risultato. Siamo uno in meno con un compagno che ha dato forfait all’ultimo ma siamo forti e come squadra proveremo a vincere”.

Paolo Totò (Work Service – Dinatek – Vega): “Lo spazio per far bene c’è oggi. Peccato che questo inverno abbia avuto dei problemi fisici; l’anno scorso non sono riuscito a finire la stagione per un problema al ginocchio. Ho iniziato la mia preparazione un po’ più tardi rispetto alle annate passate, poi a dicembre ho avuto un problema alla caviglia e quindi sono stato fermo due settimane. Ho ricominciato da poco e sono un po’ indietro con la preparazione. Ho fatto tre corse in Spagna e ho avuto buone sensazione. In salita ho avuto buone sensazioni, non credevo di tenere il passo con i migliori. In volata un po’ meno, ma è andata benino. Per oggi sono positivo, ma non per la vittoria”.

Mauro Finetto (Nippo Delko): “Tutte le gare sono difficili e il percorso è sempre quello degli ultimi anni e lo conosciamo bene. Sappiamo che è adatto alle mie caratteristiche e speriamo che la gamba risponda bene come spero e come penso. Ci saranno due fasi fondamentali: la prima stare attenti a non lasciar andar via grosse fughe all’inizio e se così non sarà vedremo come sempre una selezione nel circuito finale dove un piccolo gruppetto si giocherà la vittoria e spero di essere tra questi”.

Andrea Piccolo (Team Colpack Ballan): “Per me si tratta del debutto con i professionisti. Abbiamo fatto una bella preparazione e tanti allenamenti e vediamo di crescere. Ero juniores l’anno scorso e ho scelto questa squadra per intraprendere un percorso di crescita e per fare un bel bagaglio di esperienza in questo mio primo anno e sfruttare queste corse per imparare dai grandi professionisti come Ciccone che oggi è in gara. Sono curioso di capire la differenza e cosa significa correre con i professionisti. Non abbiamo alcun tipo di pressione perché siamo un gruppo giovane che dobbiamo crescere e poi nel nostro calendario ovviamente ci saranno corse con gli under23 come tra poco la Coppa San Geo e anche lì vedrò di sfruttare ogni occasione per crescere”.

Fumiyuki Beppu (Nippo Delko Provence): “Due giorni fa sono stato vittima di una brutta caduta e quindi non sto molto bene. Oggi è una bella giornata e proverò comunque a fare del mio meglio”.

Giulio Ciccone (Nazionale Italiana): “È sempre un piacere indossare la maglia azzurra. Vedremo cosa potremo fare quest’oggi”.

Vincenzo Albanese (Bardiani CSF Faizanè): “Arrivo bene al Laigueglia. Gli anni passati di solito era la prima gara, quindi occorreva capire come stavo. Quest’anno invece ho già fatto diverse gare in Spagna, di alto livello. Stavo bene e riuscivo a piazzarmi nei venti. Oggi la prima vera prova per me, su un percorso complicato. La corsa si deciderà negli ultimi chilometri: chi avrà più gambe e probabilmente chi avrà fatto più gare sarà avvantaggiato”.

Giovanni Carboni (Bardiani CSF Faizanè): “Oggi è una corsa che ho già fatto quattro o cinque volte quindi conosco bene il percorso e le difficoltà del circuito finale e ho già fatto delle corse, Maiorca e la Valenciana, quindi già la gamba è rodata e ho avuto buone sensazioni anche se la mia preparazione invernale è incentrata sul Trentino e sul Giro d’Italia, e speriamo bene visto che ogni volta che si indossa il numero sulla schiena si corre per vincere”.

Federico Zurlo (Giotti Victoria): “La storia della Ep Power ha tagliato le gambe anche a me e non è stato facile trovare una squadra a novembre ma sono qui pronto a ripartire con entusiasmo. La prima gara della stagione è sempre un punto interrogativo si sa mai come è la condizione ma nelle ultime due settimane mi sembrava di avere una buona gamba. Il percorso è molto selettivo specialmente nel percorso finale quindi cerchiamo di essere più avanti possibile e se l’andatura sarà regolare spero che qualche ruota veloce come me riesca a resistere. Per il resto speriamo che passi tutto liscio, nella prima gara c’è molta tensione ma inizio con ottimismo questa stagione”.

Francesco Gavazzi (Androni Sidermec): “La preparazione è andata bene, non ho avuto intoppi ma la prima gara è sempre un punto interrogativo. Ho voluto saltare la trasferta in Argentina perché negli anni passati ho sempre sofferto il cambio di fuso orario e di temperatura al mio rientro. Abbiamo una squadra giovane e competitiva e per me potremo sicuramente essere protagonisti”.

Dayer Quintana (Team Arkea – Samsic): “Sono contento, è la mia prima gara. L’anno scorso ho fatto molte gare in Italia, quindi sono contento di essere qui e spero di fare bene. Spero di fare come mio fratello Nairo e cominciare bene la stagione. Con una nuova squadra e nuovi colori da indossare sono molto motivato”.

Luca Raggio (D’Amico Um Tools): “Volevo ringraziare la squadra che mi ha aspettato sino all’ultimo; ero ancora indeciso su alcune scelte di mercato che potevano aprirsi per me. Sono contento di essere qui perché tengo molto a questa corsa, perché corro in casa qui in Liguria. Ho sensazioni positive, sono molto più tranquillo rispetto agli anni scorsi, la squadra non mi ha messo pressioni. Vedremo come andrà in corsa, essendo la prima dell’anno. Sono abbastanza pronto per essere protagonista”.

Antonio Tiberi (Team Colpack Ballan): “Le emozioni sono tante, prima gara nel mondo del professionismo. Si comincia ad assaporare queste sensazioni a fianco dei grandi nomi del ciclismo. Oggi l’obiettivo principale è fare esperienza; poi se verrà qualcosa di bello sarà ben accetto. È comunque una gara di 200 chilometri e non sarà facile”.

Da Matteo Caimi e Matteo Romano

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