Tour of the Alps 2021, Chris Froome: “Mi sento meglio ogni settimana, qui la startlist è competitiva”

Chris Froome si prepara a prendere il via al Tour of the Alps 2021. Il britannico ha deciso di partecipare alla corsa a tappe tra Trentino-Alto-Adige e Austria per continuare la propria preparazione in vista del Tour de France 2021, dichiaratamente suo obiettivo principale dell’intera stagione. In questi primi mesi il portacolori della Israel Start-Up Nation non è riuscito a stare al passo con i suoi principali rivali, finendo staccato più o meno in ogni arrivo con salite impegnative. Il vincitore di quattro Grande Boucle tuttavia è consapevole di non poter essere ancora al meglio della propria condizione dopo il terribile infortunio del 2019, e anche per questo lavora per tornare con i tempi giusti al suo livello.

“Mi sento bene – ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia del Tour of the Alps – in queste settimane sto continuando a crescere, che è la cosa più importante per me. Ora sono appena tornato da un altro camp in altura. Mi sento meglio di settimana in settimana, spero di vedere di avere ulteriori progressi. In termini di tempistiche, questa corsa è perfetta per avere un po’ di chilometri nelle gambe.  Le tappe sono corte ma intense, molto emozionanti. È una buona corsa di preparazione al Giro, si vede anche dal fatto che ci sono molti contender al Giro qui. E loro probabilmente arrivano con una condizione migliore”.

Froome ha poi fatto qualche riflessione sulla corsa: “Abbiamo in squadra alcuni corridori che sono pronti e concentrati sul Giro d’Italia, come Dan Martin, ma anche Alessandro De Marchi, che cercherà di mettersi in mostra andando in fuga. La startlist è molto competitiva, sarà interessante vedere in che forma è Thibaut Pinot. Sono sicuro che Yates sia in ottima condizione, non voglio dimenticare nessuno quindi non dirò chi sono i favoriti. Ma mi aspetto una corsa dura. Questa è la corsa perfetta per chi ha il talento per mettersi in mostra. Potrebbero esserci alcune sorprese, non sono più sorpreso di vedere ventenni andare forti”.

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