TotalEnergies, Peter Sagan fiducioso: “Se ho imparato una cosa in tutti questi anni è che se rimani concentrato il successo arriverà naturalmente”

Peter Sagan pensa di avere ancora molto da dire nel ciclismo. L’ex campione del mondo, che negli scorsi giorni è stato costretto a interrompere la preparazione a causa di una nuova positività al Covid, si accinge a iniziare la sua nuova avventura con il Team TotalEnergies, formazione alla quale si è unito quest’anno dopo cinque stagioni con la Bora-hansgrohe. Dopo due annate abbastanza complicate, nelle quali è riuscito a conquistare in totale sei vittorie, il 31enne assicura di non essere un corridore finito come alcuni suoi detrattori pensano, e di vedere ancora lontano il momento del ritiro, puntando a conquistare tanti successi con la squadra transalpina.

Non mi preoccupo di quello che dice la gente – ha dichiarato Sagan a L’Équipe – Se si presta troppa attenzione a ciò che dice la gente, può essere distruttivo. Non me ne preoccupo. È vero che ho ottenuto solo una vittoria nel 2020, ma quello è stato un anno speciale a causa della pandemia. Non possiamo trarre conclusioni da questo“.

Se ho imparato una cosa da tutti questi anni nel ciclismo è che se rimani concentrato il successo arriverà naturalmente – ha proseguito l’ex campione del mondo – Ci vuole forza di volontà, ovviamente, ma so di averla. Se non vinco un giorno, ci riproverò quello successivo”.

Con questa forza di volontà, il momento di appendere la bici al chiodo appare dunque ancora lontano: “L’unica volta in cui volevo smettere è stato nel 2015 (come già aveva scritto nella sua autobiografia, ndr) perché avevo problemi al ginocchio e all’anca. Ero in sovrallenamento e non me la sentivo prima dell’inizio della stagione. Ma mi sono preso cura di me stesso e ho ritrovato la strada giusta. Ho vinto una tappa al Giro di California, poi il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la maglia verde al Tour, i Mondiali… e sono ancora qui“.

In questo 2022 il 31enne slovacco punta quindi a ottenere risultati per sé e per il suo nuovo team: “Non ho solo obiettivi personali in questa stagione. Sono consapevole che la squadra mi ha preso per fare punti, al fine di ottenere lo status di WorldTour. Penso che il team possa fare bene nelle classiche fiamminghe, perché c’è un gruppo forte, con ragazzi come Anthony Turgis, Niki Terpstra, Edvald Boasson Hagen e Adrien Petit. E me”.

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