#SpazioTalk, Gianni Savio: “Possibilità di proseguire salite al 70%, la squadra sarà Continental e non avrà licenza italiana”
Prosegue l’autunno di passione di Gianni Savio. Arrivano nuovi aggiornamenti sul futuro di quella che nel 2022 è stata la Drone Hopper-Androni Giocattoli e che ha vissuto una stagione, quella appena conclusa, di grandi difficoltà. Inizialmente, il proseguimento dell’attività della storica formazione guidata da Savio pareva a rischio, ma con il passare dei giorni lo scenario è migliorato, fino a quello relativamente ottimistico di queste ore. Intervistato da SpazioCiclismo, è lo stesso Savio a parlare della situazione attuale del team. Una parte della telefonata è ascoltabile nel podcast settimanale di SpazioCiclismo, SpazioTalk.
Il punto della situazione?
“Se settimana scorsa le possibilità erano al 50 per cento di esserci e al 50 per cento di non farcela, ora invece siamo al 70 per cento di probabilità di farcela – le parole di Savio – Ci sono ancora degli aspetti da definire, ma il mio intento resta quello di traghettare la squadra verso il 2024 con una stagione da affrontare a livello Continental. La garanzia è quella che si tratti di una formazione con un progetto impostato sui giovani, ma che siano giovani promettenti. Sto quindi seguendo questa trattativa, penso che si andrà alla prossima settimana per la definizione”.
Qualche dettaglio in più?
“Al momento posso dire che la squadra non sarà italiana, ma avrà una licenza straniera. Di certo la categoria sarà Continental e ribadisco la mia volontà di affrontare una annata di transizione, sempre però con la mia filosofia. Di certo né io né Marco Bellini abbiamo intenzione di vivere una stagione come quella appena finita, con gli stessi problemi. Tensioni su tensioni e soldi che non arrivavano. Alla fine, comunque, tutti hanno ricevuto quel che dovevano ricevere, ma resta il fatto che è stata un’esperienza che proprio non vogliamo ripetere. Meglio pensare a programmare bene la stagione 2024, con la possibilità di poter respirare serenamente”.
La controparte delle trattative in corso?
“Non posso dare dettagli precisi. Posso dire che si tratterà di un abbinamento. Una licenza sudamericana? Può essere un’intuizione, non aggiungo altro”.
In attesa di ulteriori novità, quindi, si può già dire con certezza che l’Italia perderà una squadra Professional e che una realtà storica del ciclismo nazionale dovrà “prendere casa”, anche se magari solo temporaneamente, all’estero per poter continuare la sua attività.
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